Di Armando Allegretti, Nicola Bossi e Antonio Torrelli

TREVI - Nella sentenza del Tar emergono anche delle irregolarità formali riguardo alla iscrizione dei 35 stranieri, già fuori tempo massimo, alle liste elettorali del Comune di Trevi.

Anomalie che dimostrano una strana fretta da parte di qualcuno di presentare nuovi elettori, omettendo indirizzi e anagrafe precedente dei richiedenti.

Così vi è scritto nella sentenza del Tar: " Sarebbe stato violato l'art.38, terzo comma D.legs 445/2000 poichè, par di capire, il Comune ha consentito la presentazione delle istanze stesse tramite incaricati, anzichè in proprio direttamente per fax o per posta come sarebbe imposto dal citato art.38".

Secondo il Tar sono palesi anche delle mancanze sulle domande di ammissione: "su 25 delle istanze stesse sarebbero sprovviste della dichiarazione circa la residenza attuale e l'indirizzo dello stato di origine dei loro sottoscrittori in violazione dell'art. 1 D.legs. 197/1996". E ancora:"le sottoscrizioni apposte su alcune non identificate istanze sarebbero illegibili; detti cittadini non avrebbero dichiarato la loro residenza nello Stato di origine e in Italia".

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