Spdc Perugia/ Fp-Cgil: "Il trasferimento del “Repartino” prende la giusta via"
E’ stato positivo l’incontro di questa mattina, tra la Presidente della Giunta Regionale e le OO.SS confederali, sulla riorganizzazione dei servizi psichiatrici della Regione e sul trasferimento dell’SPDC al SM della Misericordia.
La Presidente Marini ha illustrato due delibere che la Giunta Regionale intende adottare. La prima riguarda l’istituzione della Rete Regionale della salute mentale. La seconda si occupa del trasferimento dell’SPDC di Perugia al S.M. della Misericordia.
Secondo quanto illustrato, le delibere fugano, per ora, le preoccupazioni che, da parte nostra e anche di altri soggetti, erano emerse a seguito della diffusione di notizie su alcuni organi di stampa.
La Giunta sembra voler utilizzare questa criticità per fare di necessità virtù con l’obiettivo di realizzare due obiettivi: Riorganizzare e potenziare i servizi psichiatrici in tutta la Regione e trasferire l’SPDC (Repartino) di PG al S.M. della Misericordia. In particolare:
1) Si istituisce la Rete regionale della salute mentale. E si affida il coordinamento della Rete all’attuale responsabile del dipartimento di SM dell’Azienda 2.
La rete dovrà garantire, in sostanza, uniformità e qualità dell’intervento in tutto il territorio regionale. Questo è necessario sempre, ma in particolare nella psichiatria che richiede unitarietà e contemporaneamente specificità ed adeguatezza dell’intervento alle varie realtà.
2) C’è l’impegno, che noi riteniamo inderogabile, di trasferire il Repartino entro aprile 2011. Appare insomma la volontà politica di affrontare e risolvere il problema. Il degrado dell’attuale sede di via del Giochetto e dell’attuale organizzazione dei servizi, non consente alcuna tergiversazione su questa necessità. Naturalmente il nostro giudizio sarà definitivo con la concreta attuazione del progetto.
3) Si da mandato alle due aziende (USL 2 e Az. Osp. Di PG) di costituire un Dipartimento di salute mentale interaziendale (tra USL 2 e Azienda Ospedaliera, con l’integrazione dell’ Università), che noi riteniamo un passo avanti fondamentale. Esso deve ricomprendere, oltre a tutte le articolazioni dell’assistenza territoriale, anche la parte ospedaliera con l’ SPDC trasferito al S.M. della Misericordia. Non vi è quindi quella ipotizzata separazione dei trattamenti ospedalieri rispetto a quelli territoriali,che non avremmo condiviso, e si conferma la scelta culturale della Legge 180 recepita nel nostro PSR.
Riteniamo questo uno dei nodi fondamentali e qualificanti della proposta: in tal modo insomma rimane fuori da ogni prospettiva la temuta “ospedalizzazione” della psichiatria. Viene garantita la continuità della cura a livello territoriale e quindi la limitazione allo stretto necessario del ricovero del paziente.
4) La Presidente Marini si è impegnata a riportare nelle delibere un altro punto fondamentale: non ci saranno nuovi Primari, rispetto ad oggi. Ed anche questa è una buona notizia.
5) C’è l’impegno, da noi sollecitato da tempo, ad investire nel territorio ed ad intervenire nel potenziare anche le strutture intermedie, residenziali e riabilitative anche a fronte della necessità di riportare nel territorio pazienti che ora sono costretti ad andare fuori regione.
Se si interverrà con decisione su questo versante, se si rafforzeranno anche i servizi territoriali e le strutture intermedie, trarranno beneficio i trattamenti offerti ai pazienti, e anche le casse regionali in quanto si potrà ridurre la mobilità passiva, verso altre regioni e potremo risparmiare 2-3 milioni di euro.
Quanto previsto dalle delibere dovrà naturalmente essere realizzato, e molti aspetti che possono anche cambiare il senso delle cose dovranno ancora essere definiti. Garantiamo la nostra attenzione su questo percorso che come abbiamo chiesto deve svolgersi nella massima condivisione e trasparenza.
In questo senso apprezziamo l’impegno della Presidente e dei due Direttori Generali (presenti all’incontro), di un proficuo e continuo confronto con le OO.SS.e gli altri soggetti sociali interessati, per assicurare in ogni fase i diritti degli operatori e dei cittadini, e trovare le soluzioni migliori.
Ciò evidentemente garantisce trasparenza, concretezza e responsabilità nel processo.
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