PERUGIA- Il contratto integrativo regionale degli addetti ai lavori di sistemazione idraulico forestale ed idraulico agraria è stato sottoscritto lo scorso 12 luglio e interessa circa 650 lavoratori umbri, tra operai e impiegati con contratto privatistico. Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Umbria, dopo le assemblee con i lavoratori, si dicono soddisfatti sia per i contenuti che per le scelte politiche.

"Per la prima volta dall’istituzione dell’Agenzia regionale forestale, infatti, si armonizzano i trattamenti contrattuali di tutti i lavoratori" hanno sottolineato, nel corso della conferenza di questa mattina (2 agosto 2017) che si è tenuta in Cisl, Dario Bruschi della Fai Cisl, Gianluca Menichini della Flai Cgil e Stefano Tedeschi della Uila Uil che già guardano avanti. "La prossima sfida sarà quella legata al turnover. I lavoratori dell’Agenzia – hanno precisato i sindacalisti- hanno un’età media di 58 anni. Troppo alta, se consideriamo le peculiarità del lavoro da svolgere”.

Entrando nel merito dei contenuti, Bruschi, Menichini e Tedeschi hanno affermato “che l’importante risultato è stato raggiunto dopo una vacanza contrattuale che si è protratta dal 2011. Per il lavoro svolto ringraziamo la Regione, la presidente Catiuscia Marini, l’assessore regionale Fernanda Cecchini, i dirigenti Marcello Proietti, Francesco Grohmann e Silvano Zampi, l’amministratore unico dell’Agenzia forestale regionale Giuliano Nalli e tutti i delegati dei vari territori che hanno contribuito attivamente alla riuscita della trattativa”.

“Finalmente è stato riconosciuto il lavoro dei forestali impegnati nelle zone del sisma – hanno dichiarato Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Umbria- che per dare risposte concrete a questi territori si sono impegnati di sabato, domenica e di notte. Nel contratto integrativo sono stati affrontati e risolti positivamente molti aspetti come quelli ad esempio riguardanti la franchigia per lo spostamento dal centro raccolta al cantiere che da 60 minuti è stata portata a 40, l’estensione dell’alta professionalità e l’indennità per l’uso delle macchine vibranti (prima riconosciuta solo per i motoseghisti)”.

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