Di Ciuenlai - La conferma di quello che vi avevamo anticipato nei giorni scorsi è arrivata immediata. Dopo le rilevazioni riservate, anche quelle ufficiali confermano il netto calo della destra in Umbria.

Secondo l’istituto Bidimedia , nella nostra regione, il centrodestra è per la prima volta negli ultimi due anni sotto (e a sorpresa abbondantemente) il 50%. Con il  45,8% il centrodestra lascia per strada da luglio qualcosa come il 7% delle intenzioni di voto. Addirittura 11 punti dai dati del dopo elezioni regionali. Il divario tra le coalizioni si è quindi drasticamente ridotto da oltre 20 punti a meno di 8. E se aggiungiamo alla coalizione Pd M5s anche la sinistra si scende al 2,2%.Siamo al testa a testa , una situazione impensabile fino a poche settimane fa.

C'è un’altra questione che emerge con forza dai dati. Chi usufruisce di questa frana della destra? Non il Pd. Il suo raggruppamento elettorale non solo non incrementa i suoi consensi ma perde l0 0,4%. E allora chi li prende. La sinistra che sale dell’1,2% e i civici che incrementano il loro risultato dell’1,3%.

Se me deduce, che , tenendo conto che la rilevazione è sulle elezioni politiche, la rilevazione conferma anche l’avanzata di questo polo moderato senza bandiere (anche questa una cosa che avevamo segnalato negli articoli precedenti)  che,sfruttando i voti dei poli, si appresta a dominare la scena politica umbra. E infine quello che manca va in astensione. Perché è sempre di più la gente che pensa che chiunque comandi non cambierò assolutamente nulla. E il caso umbro è lì a dimostrarlo.

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