di Alfonso Gianni.

La campagna elettorale è cominciata da tempo. E Repubblica si schiera. Oggi con un articolo di Carlo Cottarelli, ex Mr. spending review (di scarso o nullo successo). Cerca di dimostrare che senza la riforma Fornero il sistema pensionistico crolla. Ma non è vero. Come ha evidenziato il Rapporto sullo stato sociale, che annualmente cura il Prof. Pizzuti, da oltre un decennio il sistema pensionistico è in attivo (dunque il sistema pensionistico migliora il bilancio pubblico, e non il contrario). Quindi non c'è alcun bisogno della legge Fornero che costringe ad allungare la vita lavorativa. Non solo ma la politica previdenziale in atto da decenni ha provocato un'ingiustizia distributiva del reddito che vede le pensioni medie allontanarsi in basso rispetto al salario medio e al PIL per occupato. Il che ovviamente va a danno a danno delle attuali generazioni attive (di giovani e ex giovani) ora penalizzate da salari bassi e saltuari, da pensioni da fame perché strettamente commisurate alle contribuzioni del periodo di attività. Bisogna quindi non solo eliminare la Fornero (nel senso della legge), ma rivedere tutto l'impianto tornando ad un sistema retributivo e non contributivo.

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