"Esprimo totale solidarietà e vicinanza con i lavoratori della Nestlè in lotta per i loro diritti -  afferma in una il capogruppo del PRC in Consglio provinciale, Luca Baldelli - contro l’arroganza di una multinazionale che vuole scaricare il peso della crisi su chi da sempre ha costruito la sua ricchezza con il lavoro, il sapere, la professionalità. Il ricatto disoccupazione o sottosalario va spezzato e va riaffermato il principio del lavoro come diritto per tutti, con piene tutele e con salari non da fame ( come oggi ), ma sufficienti e garantire un futuro dignitoso a individui e famiglie. La precarietà, introdotta dai governi tecnici degli anni ’90, rafforzata poi da quelli di centrodestra e oggi da Monti, che col consenso del PD e del PDL smantella lo Statuto dei lavoratori, ha distrutto l’economia e ha ipotecato il futuro dell’Italia per generazioni; la svendita alle multinazionali di un settore con segmenti strategici, come quello alimentare, ha rappresentato un attacco alla sovranità del Paese".

"Nestlè è lo specchio di tutto questo. Anni fa - continua la nota di Baldelli - ci fu chi stese tappeti rossi alla multinazionale, in nome del “ mercato” e delle sue logiche perverse. Oggi ci accorgiamo tutti di come la fine della “ Perugina “ ( così come era stata pensata e voluta dal genio umbro e così come era stata fatta crescere dalle sue maestranze ) abbia rappresentato la fine di un pezzo dell’economia umbra e nazionale".

Oggi - conclude la nota del capogruppo Baldelli - per scelte dissennate, tutte manageriali, si vuole che paghino operai, impiegati e tecnici. La crisi la paghino i padroni ! Loro hanno vivisezionato e depotenziato il comparto alimentare italiano, loro è la responsabilità per quanto sta accadendo. Le Istituzioni locali sposino la vertenza dei lavoratori Nestlè e non cedano ai ricatti di un padronato sempre più famelico , super – remunerato, privo di lungimiranza e capacità di mettere in atto qualsiasi strategia aziendale. Nel mio piccolo, da Presidente della III Commissione provinciale mi impegnerò affinchè l’Istituzione che rappresento possa far sentire alta e chiara la sua voce da una parte sola: quella dei lavoratori e delle loro famiglie" .

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