LA SOCIETA' DEL GOTTO COMPIE 140 ANNI
La nostra Società, fondata esclusivamente sul volontariato, è molto attiva nel perseguire l’attività voluta dai fondatori nel lontano 1884, anno della sua fondazione, coltivando quello spirito di amicizia e di cooperazione che sono state le basi della sua fondazione.
Quest’anno festeggeremo i 140 anni dalla sua costituzione, che ne fanno una delle più antiche realtà nel panorama perugino. La difficile situazione dovuta alla chiusura per la pandemia ci ha impedito per due anni di svolgere attività per arginare il contagio, impedendoci di programmare le Conversazioni in città “I sabati del Gotto”. Ora siamo tornati nella piena efficienza della programmazione. Prima però un cenno sulle nostre origini e, poi, i nostri programmi: Tanti, tanti anni fa, nel quartiere di Porta Sant’Angelo, lungo la via che sarà Corso
Garibaldi, c’erano delle botteghe artigiane e fra queste c’erano le botteghe dei fabbri.
In una di queste operavano Enrico Bussi e Casimiro Picchi. I colpi di martello, il caldo delle fornaci, le battute con gli operai, l’immancabile
fiasco del vino, i tozzi bicchieri di coccio, spesso impolverati e sciacquati all’occasione, erano compagni abituali dei lavoratori in quel 1884.
Sollecitati anche da Guerriero Staffa, meccanico, e Raniero Staffa del vicino negozio di calzolaio, sentirono la necessità di dar vita ad “un’associazione di divertimento”, un posto in cui incontrarsi dopo le lunghe giornate lavorative, per giocare a carte e alla morra, per stare insieme alle proprie famiglie in occasioni particolari, magari ballando al suono della fisarmonica e del mandolino.
Un luogo nato per spirito di amicizia, di cooperazione e di allegra convivialità, con un compagno inseparabile della festa e dei momenti del riposo : il vino. E’ venuto, quindi, quasi spontaneo, identificare questa associazione di amici con il tozzo bicchiere in coccio che veniva usato nelle osterie umbre : il Gotto.
Sicuramente, come racconta Giacomo Santucci in una sua rubrica del 1994, è stato determinante per la costituzione della Società il primo sciopero a Perugia contro il rincaro di generi alimentari ed in particolare del vino, datato 1873. Certo è che le condizioni di vita, in quella Perugia di fine Ottocento, non erano delle migliori e diventava quasi vitale, perciò, trovare un momento di pausa per poter stare insieme tra amici dopo il duro lavoro quotidiano, accantonando per un po’, tra una partita a briscola / tressette e un bicchiere di vino, l’incertezza del domani, i disagi, le ansie e le preoccupazioni. A proposito del vino Claudio Spinelli nel 1985 ha dedicato questo divertente sonetto:
“’N giorno ch’al Gotto ficion ‘na ‘spezzione
pe scandajà quant’era ‘rmasto ‘l vino
scappiron fora per combinazione
‘n par’ de buttije d’acqua d’Amerino.
Vinne che ce ‘mbastir’no ‘n processo,
che quist’era ‘no scand’lo mortale
per via ch’ al Gotto ‘nn era mai successo
de ‘mbatt’se nco l’acqua minerale.
Fortuna che ce fu la spiegazione:
La comprass’me – fice ‘l biscazziere –
‘na volta che schioppò ‘na tubazione
E ‘n c’era l’acqua per lavà i bicchiere….”
Poco sappiamo della sede originaria situata lungo corso Garibaldi, ma abbiamo la certezza della sua costituzione il 15 agosto 1884, come documentato, e che vi entrarono a far parte Guglielmo Frenguelli, Giuseppe Cosimetti, Argeo Staffa, Gabriele Ortolani, Virgilio Tiroli e Beniamino Mencarelli.
Alcuni di loro erano vigili del fuoco, la cui caserma si trovava in Via del Melo. E così di anno in anno, di secolo in secolo, la Società del Gotto si è trasformata trasferendosi il 01 luglio 1909 nella sua sede attuale di via Enrico dal Pozzo, 19 (ora 47) con l’acquisto di una casa con orto (con il nome orto i nostri vecchi identificavano la sede del Gotto), ha accolto nel suo interno numerosi concittadini
in particolare maestri dell’artigianato, dei mestieri, delle arti, della cultura, rappresentando uno straordinario strumento di aggregazione e partecipazione originale, ma, soprattutto, un luogo di riaffermazione e continuità delle tradizioni laiche e democratiche. Con il nuovo secolo, sono cambiate alcune abitudini : il vino è principalmente un piacevole ricordo del passato e con l’adesione alle A.p.S. ( Associazioni di
Promozione Sociale ) viene dato un maggiore impulso alle attività culturali e sociali.
Quindi anche quest’anno verranno organizzate conferenze con vari argomenti oltre ad altre iniziative che sono, momentaneamente, allo studio. Il nostro obbiettivo, nel festeggiare i 140 anni della Società del Gotto, è di stare insieme con quello spirito di amicizia, di cooperazione e di allegra convivialità che era stato all’origine della sua istituzione.
L’iniziativa troverà il suo riconoscimento in occasione del tradizionale “ Pranzo di San Martino “ il 10 novembre 2024.
Il Presidente della Società del Gotto A.p.S. - Sergio Minciaroni
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