Sociale a Trevi - Intervento di Stefania Moccoli
di Stefania Moccoli*
PERUGIA - “La grave crisi in atto nel Paese e la manovra economica di destra che il Governo Berlusconi ha varato per farvi fronte, (dopo aver irresponsabilmente negato per anni che la crisi non c’era), ha reso chiaro a cittadini e mercati che l’ennesima finanziaria basata solo sui tagli, (per il 70% a carico di Regioni e Comuni), senza provvedimenti per lo sviluppo e la crescita, non inciderà minimamente sulla ripresa dell’economia italiana e peserà ancora una volta sui soliti noti: pensionati e lavoratori onesti. A loro (e non agli evasori che hanno riportato i capitali scudati pagando un modesto 5%), si chiedono di nuovo sacrifici, a loro viene chiesto di andare in pensione più tardi, di pagare le cure mediche, su loro graverà più di tutti l’aumento della benzina, dei generi alimentari, dei trasporti scolastici, sui loro figli inciderà più forte il taglio dei fondi agli enti locali, alle politiche giovanili, al sistema della scuola pubblica. Non che non ci si renda conto dell’esigenza di affrontare il gravoso problema del debito pubblico italiano, ma a pagare non possono essere sempre gli stessi!
Conoscendo a fondo le problematiche sociali della comunità trevana, essendomene occupata in passato come assessore, esprimo grande preoccupazione per questa scellerata azione del Governo che avrà serie ripercussioni anche sulla nostra comunità.
Trevi, che ha dedicato grande attenzione alle necessità delle famiglie, attraverso azioni di sostegno mirate a dare risposte alle varie esigenze, rischia di vedere compromessi anni di investimenti nella coesione sociale, anni di convinte azioni politiche di governo del centrosinistra locale tese a costruire soluzioni (anche grazie alla collaborazione con le associazioni di volontariato) e a sperimentare servizi innovativi a supporto delle fasce deboli della popolazione.
Bene ha fatto la Regione dell’Umbria a mettere in campo importanti strumenti come il fondo per famiglie vulnerabili, il contributo per l’acquisto della prima casa e per le reti d’impresa, le riforme endoregionali, al fine di mitigare gli effetti nefasti di una manovra vessatoria, iniqua e recessiva che non pensa minimamente a tassare la ricchezza, bensì i consumi; che considera le autonomie locali una controparte invece che pezzi di una stessa responsabilità.
Sono certa che l’attuale gestione commissariale saprà tenere nella dovuta considerazione le crescenti emergenze che stanno affrontando tante nostre famiglie. Gli anziani, i disabili, i giovani, i bambini, i disoccupati, le imprese, le attività commerciali e artigianali della città alle prese con la straordinaria difficoltà di questa crisi, rappresentano un pezzo fondamentale della società trevana con i quali interloquire e ai quali l’ente locale, oggi rappresentato dal Prefetto, deve saper rivolgere ancor più attenzioni di quanto si è riusciti a fare in passato.
Auspico che il Comune di Trevi, potendo vantare conti in ordine e una consolidata attenzione alle politiche sociali, possa continuare ad operare per garantire, pur con pochissime risorse, quei servizi al cittadino che sempre hanno contrassegnato la qualità della vita del nostro territorio.”
*Direttivo Partito Democratico Trevi, responsabile Comunicazione Circolo Pd Trevi
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