“La Snam, incurante di quanto stabilito da Regione, Province e Comuni, continua nel suo disegno di comprarsi una striscia d'Umbria pur di realizzare il gasdotto Brindisi-Minerbio. Non glielo permetteremo”.

Paolo Brutti, segretario regionale dell'Italia dei Valori e Franco Granocchia, responsabile Enti locali, riportano all'attenzione la vicenda del gasdotto che ha sollevato le proteste di numerosi comitati sorti lungo l'Appennino italiano. Un allarme giustificato dalle recentissime offerte di denaro che Snam propone ai proprietari terrieri per avere il permesso di scavare l'ampia trincea necessaria all'opera. Ipotesi che Brutti e Granocchia osteggiano fermamente. “In questi giorni la Snam  sta offrendo un assegno di centomila euro da dividere fra i proprietari terrieri della Valnerina, comprensibilmente tentati da un ricavo consistente, per giunta in un momento difficile come questo. Ricordiamo che la Regione dell'Umbria, come altre regioni, si è già espressa in termini contrari e che la Giunta provinciale di Perugia ha addirittura deliberato un ricorso giurisdizionale contro Snam. Un'opera di cui è fortemente dubbia l'utilità – affermano gli esponenti Idv -, che attraversa parchi e aree protette e che semmai sarebbe più logico far transitare via mare, senza quest'orribile solco che sfregia metà della nostra penisola. E' bene che tutti, Regione, Province e Comuni, facciano sentire alta la propria voce per far recedere Snam dai suoi intendimenti. In questa partita il silenzio non è ammesso”.

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