PERUGIA - Secondo “no” del consiglio provinciale di Perugia in quasi due anni alla possibilit° di bruciare i rifiuti indifferenziati nelle fornaci dei tre cementifici umbri: è quanto sancisce un ordine del giorno presentato dal capogruppo del Prc, Luca Baldelli ed approvato a maggioranza (il Pdl ha votato contro, tranne Giampiero Panfili, a favore).

I consiglieri Pdl hanno ricordato - come riferisce un comunicato dell'ente - che “a scrivere il piano regionale dei rifiuti non è stato il Governo Berlusconi o il Pdl, ma il centrosinistra e con tanto di Rifondazione comunista ad approvare una norma che non esclude il bruciamento dei rifiuti nei cementifici. Va potenziata la raccolta differenziata ma il ciclo dovrà comunque chiudersi con un termovalorizzatore”.

“Prima di pensare ad impianti e chiusura del ciclo - ha spiegato Massimiliano Capitani (Pd) - dobbiamo spingere per una raccolta differenziata costante e ben al di sopra di quel 65 per cento previsto dal piano regionale. Con questo sistema si avrebbe un volume di rifiuti molto inferiore da portare in discarica anche rispetto all'ipotesi di realizzare l'impianto termico nell'Ati 2”.
 

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