CITTA' DI CASTELLO - Venerdì 30 marzo presso la propria sede di Via Vittorini si è riunita l’assemblea dei soci Smai. All’ordine del giorno il rinnovo del proprio organismo direttivo.

“Soprattutto in questi ultimi anni, l’impegno maggiore è stato rivolto a resistere alle strette della crisi, a fare squadra e fronteggiare insieme lo sforzo di tenere alto il nome e la storia della realtà ormai quarantennale del Consorzio Smai. Ne abbiamo rinnovato l’immagine, creato nuovi cataloghi, attivato un portale internet visitato da migliaia di utenti, abbiamo partecipato ad eventi nazionali ed internazionali che potessero incrementare appeal e vendite del nostro prodotto” con queste parole il Presidente Graziano Marinelli, ha esordito davanti ai soci del consorzio facendo il bilancio del proprio mandato, “ora pur costretti ad operare in situazioni ancora difficili, dobbiamo raccogliere la sfida ed amalgamare la storia e le forti basi della nostra esperienza, con le capacità e le moderne sensibilità dei nuovi artigiani, dobbiamo avere il coraggio di innovare garantendo l’impegno ed il supporto dei più esperti”

L’assemblea, raccogliendo l’invito del Presidente, ha eletto il nuovo consiglio di amministrazione nel giusto mix indicato tra continuità e rinnovamento: Graziano Marinelli (presidente uscente), Emanuele Emiliani e Sandro Massetti provenienti dal vecchio consiglio, ai quali si aggiungono i nuovi consiglieri Francesco Fiorucci, Luca Giornelli, Marco Ronchi e Roberto Mencarelli.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione della Smai, si è poi riunito in data 2 Aprile ed ha eletto all’unanimità il Presidente Emanuele Emiliani ed il vicepresidente Marco Ronchi.
“Raccolgo con piacere il nuovo impegno che il Consiglio mi ha affidato,” ha affermato il Presidente Emiliani “ritengo di essere in qualche modo privilegiato essendo allo stesso tempo conoscitore del Consorzio ed appartenendo per professione agli artigiani del ferro, equidistante, quasi un osservatore esterno così da poter essere garanzia anche per i più scettici nel caso ve ne fossero”.

“Il programma”, ha continuato il neopresidente, “che fin da subito vorremmo attuare sarà incentrato su una maggiore coesione fra gli iscritti, a consolidare un senso di appartenenza, al rispetto delle regole, all’incentivare collaborazioni fra i diversi soci, a trovarne di nuovi, che possano coprire l’articolato panorama della nostra produzione non più relegabile al solo mobile in stile. I tempi, la crisi, ci spingono a cercare nuovi mercati e ad avere strategie commerciali articolate, si parla oggi di “contract”, di “chiavi in mano”, per dare risposte concrete ad un mercato sempre più esigente. La solidità della nostra esperienza, la qualità e il buon nome della Smai dovranno essere gli ambasciatori del mobile e dell’arredamento del e per il territorio. La relazione con le istituzioni dovrà per questo essere intensa, produttiva, si dovranno centrare obiettivi importanti, così come lo è stato per il “marchio regionale del mobile in stile”. Il nostro lavoro ha certo bisogno dell’impegno di tutti a partire dai soci, che dovranno essere allo stesso tempo protagonisti e artefici della Smai e del suo successo.”
 

Condividi