L'Umbria deve valorizzare le sue manifestazioni storiche più importanti, senza dimenticare tutte quelle che si svolgono regolarmente da più di un secolo nella regione, come la Festa del Maggio di San Pellegrino a Gualdo Tadino o la Processione dell'Illuminata di Trevi, e senza necessariamente legarle al numero degli abitanti delle città che le esprimono”. Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Andrea Smacchi, con riferimento alla proposta di modifiche e integrazioni, presentata dai colleghi Buconi e Galanello, alla legge regionale “16/2006” sulle manifestazioni storiche. A suo giudizio il testo di Buconi e Galanello “rappresenta sicuramente uno sforzo importante per cercare di valorizzare al meglio il grande patrimonio di tradizioni cui è ricca la nostra Regione”, ma a suo avviso “ci sono alcuni elementi di criticità che possono essere sfuggiti agli estensori”.

I due emendamenti proposti da Smacchi, augurandosi che possano trovare ampia condivisione in terza Commissione, suggeriscono una maggior tutela, proprio delle “tradizioni secolari, tramandate per generazioni, che ancora oggi fanno parte del patrimonio storico, culturale e religioso della nostra regione. A suo giudizio questi aspetti “debbono emergere in tutta la loro importanza e storicità, anche inserendo nella legge un apposito articolo”.

“Con questo spirito – conclude Smacchi - ho ritenuto opportuno mettere al centro della discussione una questione di merito a mio avviso molto importante soprattutto in una regione come la nostra, nella consapevolezza del fatto che non conta il numero di abitanti che vivono in una comunità, o se vi siano due o più manifestazioni nella stessa città, quanto i valori profondi e radicati nel tempo, che la stessa riesce da più di un secolo a tenere vivi”.

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