PERUGIA - La giunta regionale ha dato stamani il proprio via libera all'assegno di cura per l'assistenza ai malati di Sla (intorno a 70 in Umbria, secondo quanto risulta all'ente).

A renderlo noto la presidente dell'esecutivo umbro, Catiuscia Marini, a margine della conferenza stampa di stamani a Palazzo Donini su una serie di provvedimenti di riforma della macchina amministrativa regionale. ''E' un impegno - ha osservato la Marini - che avevamo assunto di fronte al consiglio regionale e delle stesse famiglie dei malati di sclerosi laterale amiotrofica.

Siamo la seconda Regione italiana, dopo la Toscana, ad intervenire con questo provvedimento''. Il contributo varia da 400 euro ad 800 e 1.200, a seconda della diversa gravita' assistenziale verificata dalle singole azienda sanitarie locali.

Quella approvata dalla giunta e' una sperimentazione temporanea - spiega un comunicato della Regione - di interventi di assistenza indiretta per persone affette da malattie dei motoneuroni ed in particolare da Sla. La sperimentazione, da avviarsi dal primo ottobre prossimo fino al 30 settembre 2012, prevede l'erogazione di un ''assegno di sollievo'' finalizzato ad accrescere l'offerta di assistenza domiciliare in fase avanzata della malattia, cosi' che i pazienti possano essere assistiti in modo qualificato nel proprio contesto familiare.

''Nel giugno scorso - ricorda la presidente della giunta - aveveamo approvato le linee vincolanti regionali sui percorsi prescrittivi degli ausili per la comunicazione e i dispositivi correlati, individuando le diverse categorie di disabilita'. Nello stesso mese abbiamo inoltre definito i percorsi assistenziali e riabilitativi della persona con Sla ed individuato il centro di riferimento regionale per la diagnosi assessment funzionale e la stesura dei piani assistenziali, cosi' da consentire una regia unitaria dell'assistenza. L'atto di oggi aggiunge un ulteriore tassello al percorso che ci eravamo dati a supporto di questi malati e delle loro famiglie''.

L'erogazione dell'assegno, destinata ai residenti in Umbria assistiti al proprio domicilio, e' subordinata alla predisposizione del piano assistenziale personalizzato e alla relativa stipula del patto per la cura e il benessere. L'assegno, che non tiene conto ne' del reddito ne' dell'eta' dell'assistito, andra' a sostenere le funzioni del familiare care-giver o di altro soggetto con funzioni di care-giver. L'intervento rientra tra quelli di assistenza domiciliare finanziati con il fondo regionale per la non autosufficienza e con risorse a carico del fondo sociale. L'atto di giunta, che sara' a breve pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione, prevede anche l'istituzione di un osservatorio permanente composto dai rappresentanti delle associazioni dei malati, dal centro di riferimento regionale per le persone affette da Sla e dalla direzione regionale salute, con compiti di verifica dell'attuazione della delibera in questione.

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