LA SITUAZIONE DEL CARCERE DI CAPANNE
Visita Procuratore Generale Sottani – Oggi si è concluso il ciclo di visite del Procuratore Generale di Perugia, Sergio Sottani, agli istituti penitenziari della regione Umbria, con un incontro tenutosi presso il carcere di Capanne. Nel corso della visita, il Procuratore ha avuto modo di confrontarsi con il Dirigente della struttura, il personale della Polizia Penitenziaria, il personale sanitario, quello del settore trattamentale, e una delegazione di detenuti. Questo appuntamento ha rappresentato la tappa finale di un percorso che ha toccato anche gli istituti di Spoleto, Terni e Orvieto, già visitati nella giornata di martedì scorso.
Durante l’incontro, è emersa una situazione critica in termini di sovraffollamento presso il carcere perugino. Attualmente, la struttura ospita 461 detenuti, di cui 391 uomini e 70 donne, a fronte di una capienza regolamentare di 363 posti, ulteriormente ridotti a 321 a causa della mancata attivazione del Servizio di Assistenza Intensificato (S.A.I.), che dovrebbe garantire assistenza sanitaria ai detenuti. Questo sovraffollamento è risultato essere più grave rispetto agli altri istituti umbri visitati.
Il Procuratore ha appreso che il carcere di Perugia è destinato esclusivamente a detenuti “comuni”, con 407 reclusi che hanno una posizione giuridica definitiva, rappresentando l’88% del totale, mentre 54 detenuti hanno una posizione non definitiva, pari al 12%. Tuttavia, i posti letto destinati ai detenuti con posizione giuridica non definitiva sono 134, mentre per quelli con posizione definitiva i posti disponibili sono 229. Inoltre, è significativo il numero di detenuti di nazionalità straniera, che ammonta a 265, ovvero il 57% del totale.
Nel carcere di Capanne sono stati registrati, dall’inizio del 2024, 86 episodi di autolesionismo, 24 tentativi di suicidio e 32 aggressioni al personale della Polizia Penitenziaria, ma nessun suicidio è stato riportato. La visita è stata utile anche per raccogliere dati utili all’implementazione del protocollo sottoscritto lo scorso luglio tra gli uffici giudiziari umbri e le Asl competenti. Da tali dati emerge che 215 detenuti (pari al 46,63%) presentano problemi di tossicodipendenza e 89 detenuti (pari al 19,3%) soffrono di disturbi psichiatrici.
Il quadro emerso durante il giro di visite del Procuratore Generale nelle carceri umbre ha confermato una situazione di sovraffollamento generalizzato. Complessivamente, negli istituti penitenziari umbri sono presenti 1604 detenuti, di cui 1534 uomini e 70 donne, rispetto a una capienza regolamentare di 1339 posti letto (ridotti a 1291). Questo si traduce in un tasso di sovraffollamento pari al 24,24%.
Dei detenuti presenti nelle carceri umbre, 1333 hanno una posizione giuridica definitiva, rappresentando l’83,1% del totale, mentre 271 detenuti (pari al 16,9%) non hanno ancora una posizione giuridica definita. I posti letto destinati ai detenuti con posizione giuridica non definitiva sono 577, mentre quelli riservati a chi ha già una sentenza definitiva sono 762.
Tra i 1604 detenuti presenti nelle carceri umbre, 501 sono di nazionalità straniera, corrispondente al 31% del totale. Inoltre, 452 detenuti presentano problemi di tossicodipendenza (pari al 28,17%) e 224 soffrono di disturbi psichiatrici (pari al 13,96%). Nel corso del 2024, si sono verificati 217 episodi di autolesionismo, 43 tentativi di suicidio, un suicidio confermato, e 41 aggressioni al personale di Polizia Penitenziaria. Si è verificata anche un’aggressione nei confronti di un altro operatore penitenziario.
Infine, è emersa una carenza di personale della Polizia Penitenziaria nelle strutture umbre: su 831 unità previste, sono 771 quelle effettivamente impiegate. Questa carenza si aggiunge alle difficoltà generali evidenziate durante le visite, rendendo ancora più complessa la gestione dei detenuti nelle carceri umbre.
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