L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata con cui i consiglieri regionali Manuela PULETTI e Stefano PASTORELLI (Lega) chiedevano informazioni circa la “ricostruzione post sisma 2016 in Umbria”.

Illustrando l’atto in Aula, Puletti ha evidenziato che: “Gli eventi sismici del 2016 hanno segnato profondamente l’Umbria e l’Italia centrale, una ferita ancora aperta per queste popolazioni che hanno visto in pochi attimi compromessa la loro quotidianità ed il loro futuro. L’ingente produzione normativa e la burocrazia opprimente, l’incertezza dettata da continui avvicendamenti al vertice della struttura commissariale nazionale hanno rappresentato macigni sulla strada della ricostruzione, per troppo tempo rimasta ferma. Grazie al lavoro della presidente Tesei e della Giunta oggi si è avuto un cambio di passo. Lo dimostrano i dati degli ultimi report con la ricostruzione pubblica attestata all’82 per cento dei lavori avviati nei 15 comuni del cratere. Quella privata ha visto raddoppiare le domande di contributo da parte delle imprese e dei cittadini segnando il dato migliore tra le regioni coinvolte dal sisma 2016. Raffrontando il periodo giugno 2020 - giugno 2021 l’Umbria ha il dato di crescita maggiore per le domande di ricostruzione privata presentate con un tasso di liquidazione che tocca, nello stesso lasso di tempo, il 98 per cento. L’Umbria ha anche il primato nella copertura delle domande per danno lieve, attestandosi al 53 per cento. Segnali che devono spingerci ancora di più a fare bene e recuperare i ritardi ingiustificati del passato grazie alla proficua interlocuzione tra la Giunta e il commissario per l’emergenza avvalendosi del prezioso aiuto dell’Usr regionale. Il finanziamento del fondo complementare, per quasi 2 milioni di euro, è un passaggio fondamentale per il futuro dei territori colpiti dal sisma. Chiedo pertanto un aggiornamento sullo stato attuale della ricostruzione e quali interventi infrastrutturali e di sviluppo economico il Pnrr finanzierà all’interno del cratere”.

La presidente Tesei ha risposto che: “Come vice commissario al sisma, sin dal primo giorno ho affrontato con grande determinazione le molteplici problematiche legate alla ricostruzione pubblica e a quella privata. Al nostro insediamento ciò che esisteva, a quattro anni dal sisma, erano le macerie. Tanto è vero che il primo tema affrontato è stato il recupero delle macerie dalle strade e il loro conferimento in discarica. Grazie ad un lavoro di squadra messo in atto dalla Regione, dalla struttura del Commissario, dai Comuni, dall’Ufficio speciale della ricostruzione, dalla rete delle professioni tecniche, abbiamo cercato di recuperare i ritardi accumulati introducendo, tra l’altro, modifiche sostanziali per snellire la stratificazione normativa. Si tratta di un percorso complesso come ne è prova la proroga al 31 dicembre 2022 dello stato di emergenza e della gestione straordinaria prevista dalla legge 234/2021 che rifinanzia, tra l’altro, con una trance di 6 miliardi la ricostruzione privata e conferma per 4 anni il super bonus 100 per cento per le abitazioni danneggiate dal terremoto. Per quanto riguarda la ricostruzione privata, i dati al 31 dicembre 2021 dimostrano soprattutto che nell’ultimo anno c’è stato un evidente cambio di passo con numeri sostanzialmente raddoppiati rispetto al passato. È stata attivata la quasi totalità dei cantieri per la ricostruzione leggera ed una buona percentuale di quella pesante. L’accelerazione della ricostruzione privata nel 2021 è avvenuta nonostante i rallentamenti causati dalla pandemia e nonostante l’aumento dei prezzi dei materiali per la ricostruzione. A quest’ultimo problema si è cercato di far fronte con l’ordinanza del Commissario che ha provveduto a innalzare la misura del contributo per l’edilizia residenziale del 6 per cento e degli immobili produttivi dell’11 per cento, applicando l’incremento registrato dall’indice Istat. Sono state evase, ad oggi, il 73 per cento del totale delle domande presentate. I dati evidenziano che nel 2021 sono state decretate 681 istanze per un totale di contributi concessi dall’avvio della ricostruzione, al 31 dicembre 2021, pari a circa 360 milioni di euro, dei quali il 40 per cento soltanto nel 2021. Parimenti, nel 2021 si è registrato un significativo incremento delle richieste di erogazione di stati di avanzamento dei lavori. Solo l’Usr Umbria ne ha ricevuti 1461 di cui 1126 richieste di evasione di stati di avanzamento liquidate, mentre le restanti sono in istruttoria. Gli importi liquidati dall’avvio della ricostruzione al 31 dicembre 2021 sono pari a 122 milioni di euro dei quali il 51 per cento soltanto nel 2021. Tutti questi dati rappresentano l’intensità del lavoro profuso e all’attuazione delle nuove procedure. Rispetto alla ricostruzione pubblica si è voluto imprimere una semplificazione ed accelerazione per le opere pubbliche e beni culturali grazie ad ordinanze speciali (Comune di Preci: Abbazia di Sant’Eutizio; Comune di Norcia: imponenti interventi pubblici; Comune di Cascia; Castelluccio di Norcia). Riguardo a Castelluccio di Norcia, l’ordinanza speciale consente di operare su un simbolo della ricostruzione. Qui, a Castelluccio, viene prevista la sperimentazione di una ricostruzione integrata (pubblico e privato insieme) con l’intento di velocizzare al massimo la ricostruzione garantendo un’elevata qualità delle strutture anche dal punto di vista paesaggistico. Entro questo mese partirà la manifestazione di interesse per la selezione delle ditte da invitare alla gara per la ricostruzione dell’ospedale di Norcia, a seguire per quello di Cascia. Altra buona notizia, attesa da tempo, riguarda l’azienda pubblica di servizi alla persona Lombrici, Fusconi, Renzi di Norcia: la Regione ha espletato la gara per la realizzazione della delocalizzazione della struttura e affidato i lavori alla ditta aggiudicataria. In merito allo sviluppo socio economico del cratere nel 2021, insieme al commissario Legnini abbiamo ricavato uno spazio nel Pnrr nazionale dedicato allo sviluppo socio economico del cratere del sisma. Uno spazio da ben 1,78 miliardi di euro, da dividere con il sisma 2009 dell’Abruzzo e con le altre regioni interessate dal sisma 2016. Abbiamo portato avanti un grande lavoro che ha indirizzato il Governo verso questo grande obiettivo”. Al termine del suo intervento la presidente Tesei ha annunciato una conferenza stampa, nei prossimi giorni, sul tema della ricostruzione e sullo sviluppo socio economico dell’area del sisma.

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