PERUGIA - "L'inchiesta della procura di Napoli è un campanello d'allarme. Abbiamo un modello che funziona, applichiamolo": Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil sono tornati a chiedere l'applicazione del Durc congruità. Lo hanno fatto parlando degli accertamenti su presunte irregolarità per la sicurezza del lavoro in alcuni cantieri del dopo sisma aperti in Umbria. I sindacati dei lavoratori edili hanno rilanciato "il tema della sicurezza, della legalità e della qualità nella ricostruzione".

Augusto Paolucci (Fillea), Tino Tosti (Filca) e Stefano Paloni (Feneal) hanno spiegato di non essere sorpresi perché avevano "già espresso perplessità sui lavori di montaggio delle casette, dove operano aziende (come quelle coinvolte nell'inchiesta) che non applicano il contratto edile (ma il multiservizi) e dove c'è una forte rotazione di personale". Per Fillea, Filca e Feneal l'inchiesta, seppure all'inizio, "deve essere un monito per chi ancora non ha capito cosa può succedere nel 'più grande cantiere d'Europa'".

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