NORCIA - "Abbiamo ricominciato da soli e con le nostre forze, attendere i finanziamenti per riprendere l'attività significava chiudere per sempre": a raccontare, all'ANSA, la voglia di ricominciare a fare impresa e dare continuità al proprio lavoro, malgrado il terremoto e un capannone danneggiato, è Gianni Coccia. E lo fa a nome della "Cooperativa della lenticchia di Castelluccio di Norcia", di cui è presidente suo fratello Luciano.

"Il sisma aveva provocato danni alle tamponature e ai tramezzi del nostro stabilimento nella zona industriale di Norcia - ha detto l'agricoltore - e ci siamo chiesti cosa fare noi 14 soci. La risposta, se volevamo dare un futuro alle nostre attività, è stata semplice: rimboccarsi le maniche e affrontare quello che c'era da affrontare".

La Cooperativa, che lavora tutta la filiera di legumi e cereali, ha provveduto a un aumento di capitale sociale. "Abbiamo iniziato i lavori di recupero dell'immobile - ha spiegato Coccia - e così abbiamo ricominciato a lavorarci".

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