Sisma Marsciano.Voto unanime Consiglio regionale su Ddl Giunta per ricostruzione
Con voto unanime, l'Aula di Palazzo Cesaroni ha dato il via libera al disegno di legge della Giunta regionale che detta le 'Norme per la ricostruzione delle aree (12 comuni) colpite dal sisma del 15 dicembre 2009'. Approvato un emendamento (unanimità) dell'Esecutivo che prevede una maggiorazione del 5 per cento del contributo per interventi di efficientamento energetico su ciascuna unità immobiliare che permettano il conseguimento di una classe energetica globale non inferiore comunque al livello 'D'. L'Aula ha approvato anche altri 4 emendamenti (tutti della Giunta) di carattere sostanzialmente tecnico. I danni stimati prodotti dal sisma e condivisi tra Giunta regionale e Dipartimento nazionale di Protezione civile consistono in 101 milioni di euro (edifici di abitazioni principali), il Pir (Piano integrato di recupero) di Spina, ma anche il patrimonio edilizio pubblico e gli edifici scolastici. La disponibilità complessiva attuale è di 43 milioni di euro che verranno utilizzati anche per affrontare la copertura dei costi per l'autonoma sistemazione.
Rispetto al testo originario, già in sede di licenziamento dell'atto in Seconda Commissione erano state apportate modifiche circa: l'innalzamento del contributo massimo concedibile per le unità immobiliari (da 120 a 124 mila euro); l'obbligatorietà di qualificazione Soa (Società organismi di attestazione) per le imprese per interventi pari o superiori a 150mila euro (invece che 258mila); un contributo aggiuntivo del 30 per cento per gli edifici dichiarati di interesse culturale; la relazione che la Giunta dovrà rendere annualmente al Consiglio regionale sullo stato di attuazione della legge (Clausola valutativa proposta dal Comitato legislativo).
Soddisfazione generale è stata espressa dall'Aula per l'approvazione di questa legge che disciplina la programmazione e l'attuazione degli interventi per la ricostruzione e il ripristino degli immobili privati e delle opere pubbliche ricompresi nei dodici comuni di Collazzone, Corciano, Deruta, Fratta Todina, Magione, Marsciano, Monte Castello di Vibio, Panicale, Perugia, Piegaro, San Venanzo e Torgiano. Le priorità di intervento riguardano, in ordine, gli edifici con unità immobiliari oggetto di ordinanza di sgombero adibite ad abitazioni principali di residenti, attività produttive in esercizio, interventi sulle opere pubbliche previsti dal Pir di Spina. Seguono gli interventi per ordinanza di sgombero parziale.
SCHEDA:
CALCOLO DEL CONTRIBUTO. Il contributo spettante per gli interventi di riparazione del danno e per il miglioramento sismico è pari alla minore somma tra il costo ammissibile a contributo e l'importo ottenuto moltiplicando il costo convenzionale di 825 euro/mq, al lordo dell'Iva, per la superficie complessiva dell'unità immobiliare. Il contributo non potrà essere superiore ad euro 124mila per le unità immobiliari adibite, al momento del sisma, ad abitazione principale o ad attività produttiva in esercizio; di euro 70mila per le unità immobiliari adibite ad altri usi. È comunque previsto un contributo aggiuntivo per le unità immobiliari con superficie complessiva superiore a 150 mq. che non potrà comunque superare, rispettivamente, 150mila e 100mila euro. I contributi sono destinati per almeno il 70 per cento alla riparazione dei danni e al miglioramento sismico, la restante quota alle opere di finitura strettamente connesse.
Prevista la maggiorazione del 5 per cento per interventi di efficientamento energetico che consentono a ciascuna unità immobiliare di conseguire una classe energetica globale superiore rispetto a quella antecedente l'intervento e comunque non inferiore alla classe energetica 'D'.
L'erogazione del contributo, all'inizio e all'ultimazione dei lavori è subordinata alla presentazione al Comune del Durc (Documento unico di regolarità contributiva). I soggetti aventi diritto al contributo possono procedere, se l'edificio non è vincolato, alla demolizione e alla ricostruzione dello stesso se conforme alla normativa urbanistica.
P.I.R. DI SPINA. Per quanto riguarda il Programma integrato di recupero di Spina, gli interventi verranno realizzati dai proprietari delle unità immobiliari comprese nell'ambito della medesima unità, costituiti in consorzio obbligatorio. I proprietari ricompresi negli elenchi degli aventi diritto a contributo predisposti dai Comuni, non ammessi a contributo per carenza delle risorse disponibili, possono essere comunque autorizzati ad eseguire i lavori in anticipazione. A chi ha beneficiato dei contributi, la legge non consente il mutamento della destinazione d'uso prima di due anni dal completamento dell'intervento, pena decadenza dal contributo. I lavori di ripristino di immobili di proprietà privata di importo pari o superiore a 150mila euro devono essere eseguiti da imprese in possesso di qualificazione rilasciata dalle Soa (Società organismi di attestazione).
CONTROLLO. Nella legge viene previsto un apposito articolo denominato 'Controllo d'attuazione'. In sostanza si tratta del controllo, da parte del Consiglio regionale, sullo stato della ricostruzione. Per questo, la Giunta, entro il 31 gennaio di ogni anno, a partire dal 2014 dovrà relazionare al Consiglio circa l'ammontare delle risorse stanziate con il Piano di riparto; il numero delle domande per il finanziamento degli interventi presentate dai Comuni ed il numero di quelle ammesse a contributo; l'ammontare dei contributi stanziati; gli esiti dell'attività di controllo; gli interventi programmati e realizzati dal piano attuativo del Pir di Spina; la ripartizione per comune dei contributi concessi.
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