NORCIA – “Oggi è una giornata molto importante e significativa per Castelluccio perché riparte l’attività economica con la consegna delle strutture in cui sono state delocalizzate cinque attività commerciali e due caseifici, mentre è in procinto di riaprire il primo agriturismo, dopo i lavori di ripristino dei danni causati dal sisma”. E’ quanto affermato dal vice presidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, che insieme al sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, ha effettuato la consegna delle chiavi ai rispettivi assegnatari delle nuove strutture collocate nella piazzetta della frazione che, entro breve, potranno riavviare le attività, in locali che, sebbene provvisori, sono dotati di ogni confort e sono antisismici.

“La consegna di oggi – ha aggiunto Paparelli – avviene in una giornata bellissima che ancora ci offre il suggestivo spettacolo della ‘fioritura’, segno di quanto siano importanti per Castelluccio, e per l’Umbria intera, paesaggio e ambiente: il vero motore della economia di questi territori”.

“Ad un anno e mezzo dalle ultime forti scosse di terremoto - ha proseguito il vice presidente – aver completato, come sarà entro la fine di questo mese, il programma di delocalizzazioni di tutte le attività commerciali e produttive, rappresenta il segno concreto di una rinascita e di una ripartenza che fa giustizia delle tante, strumentali polemiche. Insomma, noi lavoriamo per la vera ricostruzione e lo dimostra il fatto che sta procedendo speditamente anche il piano di rimozione delle macerie, e sono in avanzata fase anche i lavori per la delocalizzazione di tutte le altre attività economiche che saranno ospitate nella struttura polivalente, in corso di realizzazione a valle della frazione di Castelluccio”.

“Ci confortano molto – ha affermato il vice presidente -, in questo nostro lavoro, non certo le facili polemiche da parte di chi comodamente seduto nel proprio salotto è distante e lontano da questi luoghi e da questa comunità, bensì il fatto che gli operatori di Castelluccio continuino a credere nel ruolo delle Istituzioni ed insieme stiamo lavorando per il futuro di questa terra. Tutto ciò, ovviamente, in coerenza con i tempi tecnici e le normative che devono essere sempre rispettate, nonostante in taluni casi esse rappresentano oggettivi ostacoli. Ciò deve una volta per tutte insegnarci che in stato di emergenza non possono e non devono valere le procedure ordinarie. Occorrono, invece, regole più snelle che – ha concluso Paparelli -, pur nella legalità e nel rispetto della sicurezza, devono consentire interventi più rapidi”.    

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