La Sinistra per Perugia: “Cessare subito la guerra”
Perugia, 22 ago. – “Dopo circa un anno e mezzo dall’inizio della guerra in Ucraina, con l’invasione da parte dell’esercito russo, la situazione si sta complicando notevolmente. Infatti assistiamo non solo all’intensificarsi dei bombardamenti e dei massacri della popolazione da ambo le parti, oltre 500 mila morti, ma anche all’utilizzo di armi sempre più sofisticate. Inoltre la guerra sta assumendo aspetti in qualche modo inaspettati e preoccupanti che stanno mettendo in ansia milioni e milioni di cittadini europei perché minaccia la Pace nel mondo”. È quanto afferma Giuseppe Mattioli de La Sinistra per Perugia.
“Forte dell’aiuto costante e massiccio degli Stati Uniti, della Nato e dei Paesi europei – prosegue Mattioli –, l’Ucraina sta lentamente passando, dalla fase iniziale di difesa del territorio, all’attacco di città della Russia compresa Mosca. Questa escalation della guerra è molto pericolosa, di non facile controllo e dai possibili sbocchi di estrema gravità. Noi riteniamo che alla base del conflitto ci siano alcuni errori commessi, da una parte dalla Nato, dagli Stati Uniti e dall’Europa, dall’altra dalla Confederazione Russa. Errore fondamentale da parte dell’Europa non aver fatto rispettare gli accordi di Minsk del 2013 tra Russia e Ucraina, permettendo in seguito massacri delle popolazioni russe nei territori del Donbass. Sbagliato da parte della Russia aver invaso l’Ucraina abbandonando l’unica via legale, quella della diplomazia internazionale. Però la guerra non era rivolta né contro gli Stati Uniti né contro l’Europa né contro la Nato, sbagliato quindi non solo fornire le armi ma entrare, di fatto, in guerra contro la Russia. Riteniamo giuste le sanzioni economiche e commerciali contro la Russia stabilite dall’Europa per l’invasione di uno stato sovrano”.
“Sbagliato – proegue Mattioli – sostenere la tesi politica aberrante di Zelensky che persegue ancora l’obiettivo di far crollare la Federazione Russa e sostituire gli attuali governanti: è chiaro che con questi presupposti la Pace non si potrà mai raggiungere. La storia europea di questi anni ci dimostra in modo inequivocabile che, se non terminerà la sudditanza sia dagli Stati Uniti sia dalla Nato, non sarà possibile costruire una vera Europa confederata, libera e indipendente, con una costituzione, un sistema di governo forte e chiaro, una difesa, una magistratura e una politica estera completamente autonomi”.
“La Sinistra per Perugia – conclude Mattioli – auspica vivamente che i governati dei vari Stati Europei si rendano conto, al più presto, del pensiero contrario delle popolazioni nei confronti della guerra, della delicatezza e del pericolo della nuova situazione. Anche perché nella Nato sembra aprirsi una piccola crepa nelle granitiche certezze sulle decisioni politico-militari perseguite fino ad ora. Il tutto aggravato dalla pesante crisi economica che sta colpendo l’Europa intera, dal costo delle materie prime all’inflazione reale che divora ogni risorsa disponibile delle famiglie accrescendo le preoccupazioni sul presente e sul futuro.
Riteniamo, quindi, che debba terminare da parte dell’Italia l’invio delle armi e farsi promotrice per la convocazione urgente di una Conferenza Internazionale per la Pace.
Presupposto immediato e indispensabile: cessare il fuoco delle armi.
Riteniamo necessario che da Perugia, città della Pace riconosciuta in tutto il mondo, si organizzi al più presto la marcia Perugia-Assisi per chiedere di cessare subito il fuoco. Il 23 settembre a Firenze cittadini provenienti da tutte le regioni d’Italia, all’insegna de ‘Il coraggio della pace’, parteciperanno a una manifestazione per chiedere la fine della guerra e la conferenza internazionale. Vogliamo sperare che anche in Umbria gli enti locali e le istituzioni non siano ancora silenti ma contribuiscano a costruire la pace e porre fine alla guerra in quelle terre martoriate, come richiama sempre il pontefice”.
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