Il Bilancio di previsione che la Giunta Morroni si accinge a portare in consiglio comunale, se approvato con quegli ormai noti provvedimenti fiscali e tributari, sarà l'innesco definitivo per la bomba ad orologeria che già da tempo era collocata sotto i negozi commerciali e le botteghe artigiane gualdesi.
Già la nuova IMU così come è stata introdotta dal Governo Monti era una minaccia per le attività commerciali ed artigianali, ma con l'applicazione dell'aliquota al 9,3 % così come predisposta dalla Giunta gualdese, vi sarà un boom dell'aumento degli affitti, allorquando verranno rinnovati i contratti di locazione.

Per effetto degli aumenti che i proprietari dei locali pretenderanno in fase di rinnovo contrattuale, nella nostra Città c'è il rischio molto concreto per cui già entro la fine del 2012 potrebbero saltare in aria almeno 30-35 attività in prevalenza commerciali. Dai dati che abbiamo raccolto in questi giorni a tanti ammonterebbero gli esercizi di cui è prossima la scadenza dei contratti di affitto entro la fine dell'anno in corso. Almeno 30 sarebbero invece quelli ai quali scadrà nel 2013.

L'ulteriore inasprimento delle spese per l'affitto che deriverà inevitabilmente dalla batosta dell'IMU concordata da Morroni e dalla Monacelli avrà un effetto micidiale ed immediato in particolare su queste imprese e si sommerà con effetti altresì devastanti al peso dei costi fissi a carico dei piccoli negozianti e degli artigiani, all'aumento delle utenze e delle altre tasse locali e al calo costante dei consumi che tra il 2005 e il 2011 ha già portato ad una abbattimento dell'indice delle vendite del commercio al dettaglio pari al 4,7%, così come rappresentato dagli ultimi dati diffusi da Confcommercio e più recentemente dalla Cgia di Mestre.

C'è anche chi teme l'effetto inverso secondo cui si penalizzerebbe la proprietà, costretta ad abbassare i prezzi degli affitti, in conseguenza del deprezzamento del valore dell'immobile seguito all'introduzione dell'IMU. Se alla lunga vi potranno probabilmente essere anche casistiche ed esiti simili ma altrettanto deprimenti per l'economia, nell'immediato e per almeno un triennio ogni indicatore economico ci dice che prevarrà e sta già prevalendo la situazione che denunciamo oggi e che a Gualdo diventa così letale.

A causa dell'IMU, i proprietari dei negozi e dei laboratori artigianali hanno infatti subito, rispetto al 2011, aumenti medi di imposta pari al 75%. In una situazione come quella locale secondo cui almeno i 2/3 dei locali utilizzati per attività commerciali ed artigianali sono in affitto e non sono in proprietà dei conduttori, le conseguenze della manovra della Giunta gualdese sono facilmente prevedibili, ancorchè crude e drammatiche: hai voglia a fare l'I Care, a dare i contributi in conto interessi e ad attivare i micro-fondi di garanzia a valere sui mutui accesi dalle piccole e medie imprese.
Quello del piccolo commercio al dettaglio è poi un settore che anche nella nostra Città sconta la proliferazione invasiva della grande distribuzione: a fronte del calo delle vendite nel settore delle micro-imprese v'è stato nello stesso arco di tempo un aumento vertiginoso delle vendite dei supermercati pari, in media, al 6,6%.

Ciononostante, la Giunta Morroni non solo si ostina a proseguire nel progetto per la realizzazione dell'ennesimo centro commerciale con annesso supermercato nell'area dell'ex consorzio, ma non se ne è neanche fatta specie di teorizzare a tavolino la distruzione del piccolo commercio nella nostra Città, arrivando perfino a dichiarare pubblicamente e senza alcun pudore che il nuovo centro eroderà almeno 10.000 euro di fatturato all'anno ad ogni esercizio di prossimità attivo a Gualdo.

Ora, di fronte a questo micidiale combinato disposto dei progetti e dei provvedimenti fiscali di questa Giunta, contro questo attacco odioso, minuzioso, irresponsabile e per certi versi scientifico, va messa in campo un'opposizione durissima, in difesa della struttura economica e del settore commerciale della nostra Città e a salvaguardia di un modello sostenibile di sviluppo, per arginare gli effetti recessivi di un simile disegno. Alle associazioni di categoria chiediamo che facciano la parte che è nelle loro responsabilità e che spetta loro di compiere in virtù dei doveri di rappresentanza degli interessi e della dignità professionale della stragrande maggioranza dei loro associati. L'obiettivo non può che essere quello di fermare e di rispedire al mittente il Bilancio AmmazzaGualdo di Morroni e della Monacelli.
Sinistra per Gualdo la sua parte in difesa dei piccoli commercianti e degli artigiani gualdesi la sta facendo da un pezzo e tanto più la farà di fronte a questo ennesimo e devastante colpo che si intende assestare al loro lavoro e alla loro sicurezza sociale.

Per la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini

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