La situazione economico-finanziaria e le difficoltà di bilancio del nostro Comune, come della generalità degli Enti periferici italiani, principalmente prodottesi per effetto del Patto di stabilità e dei tagli ai trasferimenti per i servizi pubblici, sono tali per cui già da oggi si ricorre e sempre più spesso in futuro si dovrà ricorrere a sponsorizzazioni e donazioni private per finanziare e rendere possibili eventi, iniziative, progetti ed interventi di carattere culturale, sociale e sportivo.

In questa prospettiva, diventa prioritario e doveroso che il Comune si doti di uno strumento di regolamentazione e di trasparenza affinchè nessuna ombra possa posarsi sulle finalità di una determinata offerta privata di aiuto e di contribuzione per la realizzazione dei programmi dell’Amministrazione comunale. Il merito di chi contribuisce per lo spirito filantropico del dono alla crescita civile della comunità in cui opera economicamente deve essere senz'altro incoraggiato ed esaltato, ma al tempo stesso il meccanismo delle sponsorizzazioni va sottratto ad ogni possibile opacità, evitando che possa diventare uno strumento indiretto per turbare il libero dispiegarsi delle dinamiche di creazione del consenso politico, per favorire un fenomeno nuovo di malcostume politico-amministrativo e per fare pressioni improprie sulla pubblica amministrazione locale per finalità ed interessi che nulla avrebbero a che vedere con il bene comune della collettività.

Proponiamo dunque la predisposizione di un Regolamento comunale per gli sponsor e le donazioni private che introduca e preveda alcune misure di trasparenza nelle modalità di percezione di somme di provenienza privata destinate al finanziamento delle iniziative di interesse pubblico programmate e gestite dall’Ente. In particolare, proponiamo la definizione di modalità chiare che rendano possibili le entrate straordinarie dovute agli sponsor privati e la patrimonializzazione in capo al Comune delle offerte in beni strumentali; la creazione di un fondo speciale delle eventuali sponsorizzazioni e di una specifica posta di bilancio in entrata ed in uscita ad esse dedicata; la definizione di una norma che preveda la dettagliata descrizione degli interventi finanziabili attraverso gli sponsor e la predisposizione di avvisi pubblici per l'incetta di sponsor con la puntuale descrizione della destinazione e dell'utilizzo; la rendicontazione annuale degli interventi realizzati attraverso la partecipazione parziale o totale dei privati ai loro costi; la descrizione delle motivazioni che hanno indotto a finanziare una determinata iniziativa; la certificazione della non sussistenza di situazioni che possano rientrare nelle fattispecie del conflitto d'interesse; la predisposizione di conferenze di partecipazione per la selezione dei programmi e delle iniziative sensibili di sponsorizzazione attraverso criteri che ne stabiliscano la pubblica utilità e l'effettivo interesse collettivo; l'eventuale predisposizione di specifici bandi in caso di sponsorizzazioni a programmi più estesi di iniziative; la creazione di un albo comunale degli sponsor e la pubblicazione annuale di tutte le sponsorizzazioni incamerate dal Comune e dagli Enti da esso dipendenti (ESA/Appennino Servizi, Polo Museale ed EASP).

Il Regolamento comunale per gli sponsor è dunque un presupposto fondamentale per la creazione degli anticorpi necessari ad evitare il fenomeno dello scambio politico di favori che nella pubblica amministrazione locale può essere sempre dietro l'angolo: la trasparenza non può essere solo uno slogan, ma deve concretarsi nella carne viva dei processi programmatori e decisionali e degli atti e dei procedimenti amministrativi. Contro la proposta che formalizzeremo in un prossimo consiglio comunale, non può essere accampata alcuna scusa sul diritto alla privacy o all'anonimato. La pubblica amministrazione non è un'associazione di volontariato o un ente misericordioso di diritto privato e deve sottostare per legge a regole precise di trasparenza, soprattutto in casi simili. La stessa pubblicazione periodica di un albo degli sponsor incentiverà a contribuire per la nostra Città tutti coloro che sono animati da buona fede, soprattutto nel caso in cui servirà ad esaltare l'immagine pubblica della responsabilità sociale di un'impresa. Parimenti, è giusto e sacrosanto che il Comune possa adeguatamente e pubblicamente rendere merito a nome dei suoi cittadini a chi contribuisce in solido per il bene di tutti.

La nostra proposta si pone come un invito all'autotutela per il Comune ed i suoi organi di governo, valida per ogni compagine politica che si trovi pro tempore ad amministrare la Città, una sollecitazione alla prevenzione dei fenomeni di malcostume, una modalità innovativa nella promozione delle collaborazioni e delle sinergie tra pubblico e privato, un contributo utile all'affermazione della cultura della legalità, una precondizione per rafforzare l'etica pubblica, uno strumento per promuovere e valorizzare lo spirito del dono in seno al consorzio civile di una comunità in forte sofferenza economica e sociale.

Per la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini


 

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