Nel consiglio comunale dello scorso 30 marzo fu recepita e condivisa all’unanimità una proposta di Sinistra per Gualdo avanzata con lo scopo di rimettere in discussione l’applicazione delle tariffe per il trattamento dei rifiuti che nell’ultimo anno sono pressoché raddoppiate, pregiudicando la sostenibilità economica della gestione del servizio di igiene ambientale svolto per conto del Comune dalla municipalizzata ESA, con grave danno dei cittadini su cui si scaricano in esclusiva i costi del servizio e gli aumenti delle tariffe attraverso il rincaro della TARSU.

La nostra iniziativa era mossa da una preoccupazione di fondo: quella di evitare ulteriori ed indiscriminati aumenti del tributo a carico delle famiglie gualdesi. Finora il modello e i processi di riorganizzazione del servizio in linea con la programmazione regionale sui nuovi obiettivi per la differenziazione dei rifiuti hanno infatti determinato dei benefici di natura esclusivamente ambientale, ma le politiche per la raccolta differenziata spinta, il recupero, il riciclo, la riduzione e il riutilizzo dei rifiuti, per essere incentivate efficacemente, debbono produrre in modo tangibile anche benefici e risparmi di natura economica per le famiglie.

L’aumento dei costi sul fronte dei carburanti, del trasporto e del trattamento stanno mettendo seriamente a rischio la sostenibilità economica della gestione e della riorganizzazione del servizio secondo i nuovi obiettivi per la differenziata, hanno richiesto ulteriori sforzi finanziari del Comune per riadeguare la convenzione dell’ESA e questi costi verranno integralmente coperti dall’aumento della TARSU.
La nostra proposta si fondava sulla preoccupazione di intervenire almeno sul fronte dell’aumento indiscriminato ed unilaterale delle tariffe di smaltimento imposte al nostro Comune da Gesenu, il gestore degli impianti di afferenza cui ci si rivolge in esclusiva. Con essa sollecitavamo un intervento da parte della Giunta Regionale dell’Umbria affinché le tariffe per lo smaltimento dei rifiuti applicate da Gesenu potessero essere riconsiderate e rimodulate in base alla effettiva virtuosità nel raggiungimento degli obiettivi del Piano regionale dei rifiuti e della raccolta differenziata porta a porta, in base ad una migliore e più equa prassi ispirata al principio di sussidiarietà per calmierare l’incidenza dei costi di trasferimento e di trasporto, con lo scopo di riadeguare queste tariffe alla reale capacità economico-finanziaria del nostro Comune.

Il documento impegnava il Sindaco e la Giunta a promuovere un’iniziativa di concerto con gli altri Comuni, anche in seno all’Anci, e a promuovere un tavolo di confronto e di trattativa con la Regione, l’ATI 1 e la Gesenu, per addivenire finalmente ad una soluzione equa e positiva che evitasse di mettere ulteriormente le mani nelle tasche dei cittadini e potesse servire ad affinare le politiche per la riduzione dei rifiuti nell’intera nostra Regione.
Nonostante il contributo che garantimmo allora nell'interesse dei gualdesi e nonostante gli impegni precisi cui venivano richiamati dalla deliberazione, il Sindaco e la Giunta, in questi mesi, non hanno fatto niente di niente in quella direzione e la nostra proposta, per quanto accolta all'unanimità dal Consiglio comunale, è rimasta ancora una volta lettera morta.

Siamo così giunti in prossimità della seduta per l'approvazione del Bilancio di previsione con la Giunta Morroni che si accinge ad aumentare del 40% la TARSU per le utenze domestiche (da 1,10 euro al mq a 1,54 euro al mq), facendo pagare ai cittadini tutto il piè di lista dei maggiori costi del servizio.
Una vergogna per lo stesso Sindaco che quand'era all'opposizione fece il Tea Party contro lo Tosap per un gettito tributario di soli 45 mila euro all'anno ed una vergogna per la Giunta che già l'anno scorso ebbe la faccia di vantarsi di aver ridotto la stessa TARSU a carico delle banche e degli studi libero professionali, nel mentre procedeva ad un primo aumento dell'8% per le utenze domestiche.
Un'indecenza ed uno sproposito insopportabile per le famiglie gualdesi che l'Amministrazione comunale aveva quest'anno già chiamato a pagare ben due annualità della TARSU, il 2011 entro lugio e il 2012, entro gennaio del 2013.

Altro che manovra equa! Qui si fanno pagare tutti i costi e tutti gli aumenti ai cittadini. A fronte di questa situazione e per evitare questo ulteriore salasso le alternative ci sono e non dipendono solamente dal buon esito della vertenza che abbiamo sollecitato nel consiglio comunale del marzo scorso.
Diventano infatti urgenti e si rendono necessarie delle misure che rivoluzionino i criteri di tariffazione (non più a mq, ma a peso ed in base alla composizione del nucleo familiare), premiando economicamente le buoni prassi e prevedendo aggravi solo per chi produce più rifiuti e più indifferenziati.
Non solo. Serve individuare, localizzare ed incentivare dei luoghi di prossimità nell'ambito del territorio comunale dove è possibile fare riciclo, riuso e riparazione dei rifiuti, anziché trasferire tutto in un’unica stazione, per un unico gestore, il loro trattamento. E ciò potrebbe per esempio essere possibile per la carta e per il vetro. I cosiddetti comuni virtuosi che si scomodano sempre, per esempio, fanno così.
Last but not least, va infine affrontata la questione ESA. Sinistra per Gualdo ritiene che la gestione dei servizi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti e la loro organizzazione vadano valutate, riviste e ripensate, rendendo possibile una riduzione dei costi senza che ci possano rimettere i lavoratori o i cittadini con i rincari pesantissimi della TARSU.

Se anche il Collegio dei revisori dei conti del Comune, nella sua relazione allegata al conto consuntivo di bilancio, si è sentito in dovere di richiamare la Giunta ad esercitare nei confronti di ESA un controllo analogo a quello che si esercita per gli uffici e i servizi comunali, evidentemente qualche problema di gestione, di organizzazione e di sostenibilità economica esiste e va fatto emergere in piena trasparenza ed intelligibilità.
Noi crediamo che un'attenta valutazione e un radicale ripensamento del servizio possano evitare che la convenzione tra Comune ed ESA aumenti a colpi di mezzo milione di euro per botta e di conseguenza che i cittadini siano chiamati a ripagare a piè di lista questi conti.

Alla luce di queste irrisolte criticità, viste le difficoltà economiche del Comune, considerata la crisi economica e sociale e prima di scaricare aumenti del 40% sulle utenze delle famiglie gualdesi, va pertanto sospeso, in sede di Bilancio di previsione, l'aumento già deliberato della convenzione con ESA, fino a quando la Giunta non abbia adempiuto a tutti gli accorgimenti che abbiamo proposto, compresa una più continua attività di promozione delle buone prassi per la drastica riduzione nella produzione dei rifiuti e compresa la possibilità di trasformare la municipalizzata in azienda pubblica speciale che gestisca anche il servizio idrico integrato e possa così svincolarsi anche dai vincoli più folli del Patto di stabilità che non consentono alcun investimento migliorativo dei servizi ed una più seria programmazione delle attività.

Questo è quanto chiederemo giovedì prossimo, nell'ambito del confronto sul bilancio di previsione, con una specifica mozione: la sfida deve essere quella di conciliare l'ottimizzazione dei servizi, i benefici ambientali della riduzione dei rifiuti e i benefici economici in favore dei cittadini virtuosi, contro l'iniqua mattanza cui li condanna una Giunta supponente, ma del tutto inadempiente.

GIANLUCA GRACIOLINI

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