Il Primo Maggio del 2012 è il più amaro che si ricordi tra i gualdesi, negli ultimi quarant'anni almeno. Lo è sul fronte della situazione economica e sociale del nostro territorio che è drammaticamente specifica. La crisi ha oramai investito tutti i settori produttivi e pretende delle risposte di politica industriale che non si limitino alle promesse di un Accordo di Programma sull'Ex Merloni, per il quale ci siamo pur a lungo e spesso in solitudine battuti. La sua straordinarietà richiede un piano di investimenti pubblici per creare nuova occupazione e per restituirla a chi l'ha persa. Ad oggi assistiamo a ben altro.

L'effetto delle politiche del governo Monti sul nostro territorio è micidiale e mina qualsiasi possibilità di ripresa: l'inasprimento fiscale e tributario, la batosta dell'IMU e la tassazione indiretta posta in essere col rincaro dei carburanti e con quello prossimo dell'IVA colpiscono pesantemente proprio coloro in cui favore si deve intervenire (lavoratori dipendenti, cassaintegrati, precari, disoccupati, pensionati, artigiani e piccoli commercianti) e si combinano con gli effetti ulteriormente drammatici di un welfare locale fatto a pezzettini e consegnato alla carità privata, di salari, stipendi e pensioni tra i più bassi dell'Umbria e del centro Nord, di un rialzo dei prezzi al consumo per beni e servizi, di una chiusura del credito e di redditi medi che si attestano sui 10 mila euro all'anno come nel caso della nostra Città, così come è stato confermato dai dati ufficiali diffusi nei giorni scorsi.

A tutto ciò, si aggiunge l'attacco furibondo al lavoro ed ai suoi diritti che è in corso nel nostro Paese con la manomissione dell'Articolo 18, con una controriforma del suo mercato che va ad esclusivo vantaggio dei padroni, generando ulteriore precarietà, a scapito dei giovani e delle donne e con un nuovo ordinamento pensionistico che calpesta i diritti e le vite delle lavoratrici e dei lavoratori precoci, decapita il futuro dei più giovani e condanna tanti, anche dalle nostri parti, al purgatorio degli esodati.

Le politiche economiche e sociali del governo Monti sostenuto dall'inciucio tra PDL, PD e Terzo Polo non si limitano a questo, ma stanno proseguendo sulla linea di un ulteriore massacro sociale, grazie all'adesione al nuovo trattato europeo per l'austerity nelle politiche di bilancio, il fiscal compact, e con la scellerata introduzione nella Costituzione della Repubblica del vincolo del pareggio di bilancio che avrà l'effetto di deprimere ulteriormente la crescita e gli investimenti, di accanirsi sugli Enti locali e sui servizi ai cittadini (sanità, scuola, servizi sociali, trasporti ecc.) e di cancellare quello che resta dei diritti sociali del popolo.

Non si può pertanto far finta di niente ed il Primo Maggio, anche a Gualdo, deve servire a denunciare il fallimento del liberismo e delle politiche economiche e sociali che ne pretendono di salvare i tratti più selvaggi solo per conservare lo strapotere della speculazione finanziaria (i cosiddetti mercati), inasprendo le diseguaglianze sociali, schiavizzando il lavoro, impoverendo il popolo e distruggendo la democrazia.
Serve dunque un cambio di rotta nelle politiche economiche e sociali ed il Primo Maggio deve essere un'occasione per ricostruire un fronte unitario di mobilitazione e di lotta contro quelle attuali che hanno aggravato la crisi e stanno portando il nostro Paese sull'orlo del baratro di una recessione economica senza precedenti.

La Sinistra per Gualdo parteciperà dunque alla manifestazione unitaria promossa da CGIL, CISL e UIL nella nostra Città con questa consapevolezza, affinchè il Primo Maggio 2012 possa essere il primo momento di una riscossa possibile per uscire finalmente dalla difensiva e dalle angustie entro cui è stata costretta la sinistra del lavoro ed affinchè anche i sindacati sappiano che non è più possibile, in questo scenario, pretendere di continuare a vivere nella rendita di una concertazione meramente burocratica e a perdere.
La sinistra per Gualdo proseguirà la sua mobilitazione contro le politiche del governo Monti e contro l'attacco al lavoro, per unire la sinistra che fonda la propria ragion d'essere su questa base e per pretendere che la crisi del nostro territorio possa avere delle risposte vere e concrete di politica industriale, a partire dall'Accordo di programma per l'area ex Merloni prossimo alla firma delle parti, ma anche a pretendere un piano di investimenti pubblici per l'occupazione.

Invitiamo le lavoratrici ed i lavoratori gualdesi a proseguire la mobilitazione del Primo Maggio, partecipando con noi alla grande manifestazione del 12 maggio a Roma organizzata dalla Federazione della Sinistra per la giustizia sociale, il lavoro e la democrazia.

Per la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini

 

Condividi