Sinistra per Gualdo: La marea rossa nella città gemella di Audun Le Tiche
Il risultato delle elezioni presidenziali di Francia è tuttora un’incognita ed è ben presente il rischio che la destra conservatrice di Sarkozy possa saldarsi al secondo turno con i fascisti xenofobi del movimento lepenista. Ci auguriamo ovviamente che i cittadini del Paese da cui si sono originati i moderni principi della libertà, dell’eguaglianza e della fraternità possano guardarsi da un simile scenario e possano garantire al loro Paese quella svolta a sinistra così necessaria per tutta l’Europa, votando in massa per Hollande al secondo turno.
Del contesto dei risultati elettorali di ieri non possiamo che però esprimere soddisfazione, soprattutto al riguardo di quanto è accaduto nella Città in cui vivono tanti cittadini originari di Gualdo Tadino che ancora una volta ha dimostrato di essere una roccaforte della sinistra di alternativa e dalle forti ed inossidabili radici democratiche, nonostante la crisi economica ed i fenomeni di deindustrializzazione da cui è stata così provata negli ultimi anni.
Ad Audun le Tiche, la Città di cui per tanti anni fu sindaco il compianto nostro concittadino Angelo Filippetti proveniente dalle gloriose fila del PCF e di cui è originaria la figlia Aurelie, parlamentare del PSF dalle spiccate tendenze ecologiste e di sinistra, è stato rimarchevole e straordinario il successo del Front de Gauche, la compagine della sinistra di alternativa guidata dal candidato presidenziale Jean Luc Melenchon.
Con il 23% abbondante dei voti raccolti, il Front de Gauche si conferma infatti la seconda forza politica della Città e con il 27% ottenuto dai socialisti di Hollande più il 5% degli altri raggruppamenti di sinistra, la marea rossa di Audun le Tiche conferma la nostra Città gemella nell’ambito delle sue migliori tradizioni politiche e civili.
La nostra soddisfazione è dunque doppia in questo caso perché crediamo di non sbagliarci se pensiamo che a questo risultato abbiano contribuito le centinaia di cittadini di origine gualdese che non hanno mai dimenticato i loro sacrifici e le loro lotte per il lavoro e per il progresso sociale, minuziosamente trasmesse anche alle generazioni più giovani.
Crediamo che i nuovi scenari politici, economici e sociali dell’Europa in crisi debbano chiamarci a riprendere il filo di una relazione profonda e costante con le compagne ed i compagni di Audun le Tiche. Il gemellaggio tra due Città non è infatti una relazione più o meno fredda e burocratica tra due Amministrazioni impegnate pro tempore a governarle, ma nel caso di Gualdo Tadino e di Audun vive nei mai interrotti rapporti familiari e deve vivere anche tra i corpi politici e della società civile.
La lezione politica che viene da quella Città interroga pertanto la nostra e chiama la sinistra gualdese a riprendere e ad accrescere quei legami politici che, in uno scenario così comune di problematiche e di sfide, può contribuire ad uno scambio produttivo ed efficace di idee, di pratiche e di esperienze.
L’obiettivo che ci poniamo è quello di consolidare il legame del gemellaggio affinché le nostre due Città possano insieme contribuire ad un nuovo processo costituente per un’Europa sociale, politica democratica e federativa: un’Europa della libertà, dell’eguaglianza e della solidarietà, contro le attuali politiche dell’Unione e della Bce che la stanno invece rovinosamente portando alla sua morte. Il legame tra Gualdo ed Audun può da subito rinverdire quei principi e lavorare concretamente per contrastare i fallimenti e il massacro sociale di quelle politiche ultraliberiste che stanno trovando un’ulteriore conferma nella revisione dei Trattati, a partire dal fiscal compact e dalla costituzionalizzazione del vincolo del pareggio di bilancio, con l’ulteriore inasprimento del Patto di stabilità interno delle pubbliche amministrazioni locali e con il definitivo smantellamento del welfare in tutti i Paesi in cui si andrà ad applicare.
E’ dunque bene darci degli obiettivi comuni ed immediati da portare avanti proprio nell’ambito del legame del gemellaggio come per esempio l’adesione all’iniziativa per una Carta europea del Lavoro e dei Beni Comuni. La nuova possibilità che si offre all’Europa da un’auspicabile vittoria finale delle sinistre francesi è tale da interrogarci anche sull’urgenza dell’unità nella sinistra. Il Front de Gauche ed il suo modello federativo ha infatti riportato la sinistra di alternativa nell’ambito della politica che conta e diventa fondamentale per la vittoria della sinistra socialista: che cosa aspettiamo in Italia?
Anche su questo tema, sarebbe opportuno andare a lezione dalle nostre compagne e dai nostri compagni di Audun le Tiche. E’ quello che faremo, con la consueta amicizia e con l’umiltà che in questo caso si deve. Vogliamo dunque rivolgere un saluto fraterno al Sindaco di Audun le Tiche Lucien Piovano, esponente di primo piano del Front de Gauche nella Mosella, e l’auspicio che la nostra Aurelie Filippetti possa confermarsi deputata all’Assemblea nazionale francese, sperando di poter presto riprendere con loro le fila di un ragionamento che, per l’interdipendenza dei problemi vissuti dai nostri Paesi e dalle nostre Città, non possono che valorizzare al meglio l’esperienza ultradecennale del nostro gemellaggio, l’origine comune di tanti nostri concittadini e il legame fraterno che si sussegue intatto da almeno tre generazioni.
L’invito che ci sentiamo di rivolgere ai gualdesi di Audun le Tiche è di consegnare al passato la disastrosa esperienza delle destre di Sarkozy e di votare il 6 maggio, senza alcun tentennamento, per Francois Hollande.
Per la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini
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