Il primo obiettivo della nostra iniziativa contro la realizzazione di un ennesimo centro commerciale nell’area dell’ex consorzio è stato raggiunto. Comunichiamo infatti che la quota minima delle 500 firme di cittadini gualdesi prevista dallo Statuto Comunale per l’indizione di un referendum è stata superata nello scorso fine settimana.

Vista la campagna di disinformatia messa in campo dal Sindaco e dalla Giunta e condivisa in questo caso dal partito unico della rendita che ha preso corpo su questo affare (dal PDL espressamente, ma anche da PD, Monacelliani e civici di Tupg), il successo non era né facile né scontato, tanto più se da costoro si sta facendo passare l’operazione come chissà quale soluzione taumaturgica per l’economia della nostra Città, inventandosi e promettendo irresponsabilmente chissà quanti nuovi posti di lavoro, recitando un copione di film già visti troppe volte, le cui sceneggiature non si sono mai tradotte in realtà.
Si dimostra così che i cittadini gualdesi sono molto più attenti e molto più ragionevoli di quel che si vuol far credere ed hanno a cuore un’idea migliore di Città di quella che s’intende realizzare da chi è stato chiamato a rappresentarli.

Non solo. Il raggiungimento di questo primo obiettivo spazza via la tiritera di chi, atterrito da questa iniziativa di partecipazione diretta, ha subdolamente inteso generare tra la popolazione rassegnazione, alimentando l’idea che di fronte ad una scelta compiuta con il consenso della stragrande maggioranza del consiglio comunale non ci fosse niente da fare. La facilità con cui si stanno raccogliendo delle firme comunque impegnative dimostra invece che c’è una Gualdo, probabilmente maggioritaria e del tutto trasversale, che si indigna ed osteggia apertamente una scelta compiuta in netta continuità con un modello di sviluppo che ha reso più povera e più lacerata la nostra Città, che ha abbattuto la qualità della vita dei suoi abitanti e che ha contribuito non poco all’esito della crisi economica e sociale. E’ proprio a questa Gualdo che noi continueremo a guardare con fiducia ed è proprio questa Gualdo che noi vogliamo rappresentare. Sulla questione dell’ex consorzio, essa pretende che non si perda un’altra occasione: l’investimento è sì importante e va salvato, ma va scongiurata un’operazione di mera speculazione immobiliare resa peraltro possibile dal regalo di un bene comune – gli oltre 3500 metri quadrati di terreno di proprietà di tutti i gualdesi – e va radicalmente modificato il progetto cambiando la sua destinazione.

Ovviamente non ci fermeremo qui. La raccolta di firme proseguirà e si intensificherà anche nelle prossime settimane, per quanto quelle raccolte siano già sufficienti per pretendere a suon di norme la convocazione del referendum. La partita è apertissima ed andremo fino in fondo. Già nel consiglio comunale di domani abbiamo voluto riportare l’argomento all’attenzione dell’assise, perché sulla questione si consenta di dare l’ultima parola ai cittadini, se non si ha nulla da temere, se si considerano effettivamente degne di consenso le ragioni che hanno portato a questa scelta, se in questa vicenda tutti sono convinti di aver operato “con responsabilità e cultura di governo”, “nell’interesse generale della Città”, “per il lavoro, la crescita e lo sviluppo” e per verificare con un di più di democrazia se l’idea secondo cui grazie a un altro centro commerciale Gualdo si renderebbe “pronta per il futuro” riscontri effettivamente il consenso dei gualdesi. Sulla specifica questione, la convocazione del referendum rappresenterebbe anzi il ripristino della democrazia, visto che nel corso della campagna elettorale del 2009 tutte le forze politiche – nessuna esclusa – si erano chiaramente espresse sul fatto che nessun nuovo centro commerciale si sarebbe realizzato nella nostra Città e visto che lo stesso programma di mandato del Sindaco Morroni, non solo quello della propaganda elettorale, ma soprattutto quello ufficiale votato nel consiglio comunale, non contemplava certo una simile scelta.

Già dal consiglio comunale di domani, a supporto della nostra proposta, porteremo le prime 500 firme raccolte tra i gualdesi. La prossima settimana convocheremo una conferenza stampa per informare la cittadinanza delle nuove iniziative che stiamo programmando per una soluzione positiva di questa vicenda e depositeremo con tutte le formalità necessarie le sottoscrizioni alla petizione popolare per la convocazione del referendum, chiedendo altrettanto formalmente che si sospenda l’iter amministrativo per l’avvio dei lavori fintanto che non si perfezionino le procedure per la sua indizione.

Per la sinistra per Gualdo
Gianluca Graciolini


 

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