Sala piena e solo posti in piedi. Il primo incontro organizzato dal Coordinamento 2050 ha avuto un esito positivo. C’è curiosità nei “profughi “della sinistra diffusa, c’è attenzione nei quadri e nei militanti del Movimento 5 Stelle. Né è nato, ieri all’Hotel Decò di Ponte San Giovanni di Perugia, un interessante e lungo dibattito, con decine di richieste di intervento, alcune delle quali rinviate ad altri appuntamenti per mancanza di tempo.Claudio Grassi, Direttore della rivista “Oltre Il Capitale, ha subito chiarito che non si trattava di un  altro tentativo di formare l’ennesimo “cespuglio” a sinistra del Pd.

Coordinamento 2050 è un ‘associazione non è un partito. L’obiettivo, come hanno ricordato anche molti intervenuti (Paolo Brutti, Stefano Vinti in particolare) è quello di aiutare la formazione di processi di confronto e di aggregazione che sfocino nella costruzione di un soggetto politico progressista “di massa”. In questo quadro l’interlocutore principe viene indicato nel Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte.

E i “grillini” non sono stati convitati di pietra , ma hanno partecipato sia in veste di classe dirigente che di semplici militanti. L’interesse ad iniziare il progetto, sapendo che ci sono diverse cose che dividono, ma anche un’agenda sociale che unisce, è stato manifestato dal Consigliere Regionale e coordinatore del Movimento in Umbria Thomas De Luca e dall’On. Emma Pavanelli. C’è un cosa che comunque appare chiara alla grande maggioranza degli interlocutori potenziali di questo progetto.

Non bisogna commettere l’errore del passato : quello di legare queste iniziative al mondo del Pd e delle sue alleanze. Il Partito Democratico non è più l’interlocutore privilegiato, anzi è un avversario ormai stabilmente ancorato al campo conservatore.  Il confronto insomma è iniziato, ma, dicono all’unisono i partecipanti all’incontro,  rispetto al passato, stavolta ha un indirizzo preciso e non minoritario, non subordinato ad altri, ma autonomo, non legato a sigle ma al popolo della sinistra. Di sicuro , per quelli che anelano un percorso veloce per riportare le parole sinistra e progressismo, svuotate oggi di significato,  è l’opzione più concreta. Una nuova “contaminazione”, ma stavolta tra affini, non tra avversari.  Il tempo dirà se il buon inizio si trasformerà in entusiasmo o in delusione.

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