Simone Cruciani, un umbro in una delle migliori realtà del volley nazionale
Simone Cruciani in stagione alla guida della Invent Volley Team San Donà del Piave in serie B maschile di pallavolo. La società veneta ha puntato molto su un roster anagraficamente giovane. Al tecnico spoletino il compito di portare al traguardo la squadra e la salvezza è arrivata alla penultima giornata di campionato.
Una salvezza difficile in un campionato probabilmente più difficile del previsto
Si, è stato un campionato duro e forse ci è capitato il girone più difficile con almeno 7-8 squadre bene attrezzate, una media più alta di altri gironi.
Quanto ha influito la poca esperienza della squadra dovuta alla giovane età
Nell'organico di base abbiamo tanti ragazzi del '98 ed in stagione abbiamo fatto esordire sei/sette atleti del settore giovanile del 2001. In campo hanno sempre dato il massimo e ad onor del vero abbiamo raccolto meno rispetto a quanto mostrato. Contro squadre ben strutturate nonostante l'ottima prestazione non siamo riusciti a mettere fieno in cascina.
Il livello tecnico che ha trovato nel settore giovanile veneto è confrontabile con quello attuale dell'Umbria?
I ragazzi qui portano in dote una esperienza di gioco maggiore perchè hanno modo di giocare tanto e quindi confrontarsi anche tanto. Una esperienza che porta ad una maturità maggiore rispetto i pari età di altre regioni. Non bisogna pensare solo alla struttura fisica, ma a come maturano nei settori giovanili. Nel nostro girone c'erano due under 20, la Kioene Padova e Volley Treviso che hanno fatto molto bene in campionato. Se da un canto l'Umbria soffre nei numeri complessivi essendo una piccola regione, noto però che ci sono realtà di alto livello che possono servire a portare nuove leve e quella linfa vitale necessaria al nostro mondo.
L'anno scorso è stato uno dei protagonisti dello storico settimo posto del Cqr Umbria maschile al Trofeo delle Regioni.
Purtroppo ho dovuto rinunciare a ricoprire l'incarico nel CQR Umbria perchè faccio parte dello staff tecnico della Under 19 nazionale con Fanizza capo allenatore. Ci sono i mondiali di categoria e quindi a maggio riposo e riparto a giugno verso Roma.
Nostalgia dell'Umbria?
Si sempre. Da dieci anni lavoro fuori regione, quest'anno ho avuto la fortuna di avere con me mia moglie e mia figlia e quindi un po si è attenuata.
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