TERNI – L'acqua a Terni, la sua importanza attraverso la storia e le grandi sorgenti sono i temi che caratterizzano il video prodotto dal Servizio idrico integrato per sensibilizzare i cittadini ed educare le giovani generazioni al corretto uso della risorsa idrica. Il video, realizzato dal regista Folco Napolini, incarna il concetto di "Acqua bene comune", una campagna di promozione sull’uso consapevole dell’acqua avviata dal Sii di Terni su tutto il territorio di competenza.

Il film con le immagini evocative che illustrano i molteplici significati dell’iniziativa e delle finalità della società, ha una durata di poco più di 8 minuti ed è stato presentato alla città domenica pomeriggio 30 settembre dall'amministratrice delegata, Iolanda Papalini, insieme al presidente del Sii, Stefano Puliti, e all'assessore del Comune di Terni, Stefano Fatale, a Piazza della Repubblica in occasione della manifestazione TerniOn. 

Le immagini suggestive e affascinanti, accompagnate dalle note del musicista Oscar Bonelli, ha ripercorso anche la storia dell'acqua a Terni, partendo dalla meravigliosa Sorgente della Lupa ad Arrone, una struttura interamente realizzata dagli uomini scavando a mano un tunnel nella montagna lungo oltre 100 metri.

A presentare il lavoro è stata, come detto, l’amministratrice delegata, Iolanda Papalini, che ha sottolineato come una delle più importanti mission del Sii, sia quella di lavorare nel territorio, per il territorio e per i cittadini. “Abbiamo deciso con entusiasmo – ha dichiarato infatti - di accogliere l'invito dell'assessore Fatale a partecipare a questa iniziativa, perché con il presidente condividiamo il convincimento che una società che gestisce un servizio essenziale come il nostro debba essere sempre vicina alla gente e al territorio". 
Ma quella dell'acqua a Terni è anche storia di servizi e di avanguardia. Il video racconta infatti e, per certi versi svela, che le attività di depurazione iniziarono già negli anni Settanta facendo di questo territorio uno dei primissimi in Italia a depurare le acque pubbliche. 

 

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