SIGILLO - Gianni Rodari scriveva “Non si nasce con l’istinto della lettura come si nasce con quello di mangiare e bere, bisogna educare i ragazzi alla lettura”. Ed è per questo motivo che gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Sigillo hanno partecipato – grazie ad una iniziativa organizzata in collaborazione con l’Amministrazione Comunale -  a “Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole”, la campagna del Centro per il libro e la lettura nata da un protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero per i beni e le attività culturali.

Il progetto prevede di includere nelle attività scolastiche momenti di lettura ad alta voce svincolati da ogni valutazione scolastica durante i quali i ragazzi potranno avvicinarsi al piacere e alla bellezza della lettura affrontando tematiche importanti e attuali.

Tra i temi nazionali per le letture della scuola primaria e secondaria di primo grado era previsto “Gianni Rodari: il gioco delle parole, tra suoni e colori”, in vista del centenario dalla nascita dello scrittore che si celebrerà nel 2020.

A leggere agli  alunni brani scelti, tratti dal patrimonio letterario del celebre autore per l‘infanzia, è stato Giuliano Traversini, ideatore e regista del “Teatro della Fama” di Gubbio che ha saputo coinvolgere ed entusiasmare i bambini e i ragazzi presenti.

A margine della giornata gli alunni hanno ricevuto in dono un libro ciascuno offerto da Salvatore Avellino, un appassionato di libri: ne ha collezionati oltre 10mila la maggior parte dei quali donati alla biblioteca di Sigillo e di Vallo di Nera.

“La piena adesione della scuola a tale iniziativa – ha commentato il vice sindaco Annalisa Paffi -,  ci fa molto piacere e per questo ringrazio tutti gli insegnanti che vi hanno partecipato. Certo possiamo dire che rispetto al passato quel che diventa difficile, soprattutto per i giovani (ma non solo per loro), sono la concentrazione, l'isolamento, i tempi lenti che la lettura richiede. Nello stesso tempo credo che possiamo avere fiducia che si continuerà a leggere, magari anche in forme e con strumenti nuovi, perché la lettura dà piaceri speciali: apre la mente, fa entrare in altri mondi possibili, comunica la bellezza".

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