(AVInews) – Perugia, 15 gen. – Sono quasi novecento gli studenti che quest’anno saranno coinvolti nel progetto ‘In strada con sicurezza’ promosso dall’omonima associazione per educare i giovani a una nuova cultura della sicurezza stradale. Quarantanove le classi e sei gli istituti scolastici coinvolti: il Polo liceale ‘Mazzantinti’ e il ‘Cassata-Gattapone’ di Gubbio, il Polo tecnico ‘Franchetti-Salviani’ e il ‘Patrizi-Baldelli-Cavallotti’ di Città di Castello, il Liceo statale ‘Pieralli’ e l’Itet ‘Capitini’ di Perugia. In questa decima edizione i ragazzi prenderanno parte a due incontri di due ore ciascuno durante i quali, con il personale della Polizia stradale, gli specialisti di Bosch car service Italia, esperti e piloti, discuteranno dei concetti fondamentali della guida sicura, del codice della strada e dei sistemi di sicurezza attivi e passivi delle auto.

La presentazione del progetto. Tutti i dettagli del progetto sono stati illustrati martedì 15 gennaio a Perugia nel corso di una conferenza stampa a cui sono intervenuti Stefano Vinti, presidente dell’associazione ‘In strada con sicurezza’, Elena De Angelis, primo dirigente della Polizia stradale, Emanuele Ciaccio, referente per l’Umbria di Bosch car service Italia, Marco Esposito dell’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria, Paolo Ippoliti, professore dell’Iis ‘Cassata-Gattapone’ di Gubbio, capofila del progetto, e Maurizio Coppo, esperto nazionale di sicurezza stradale, che ha fornito dati e statistiche sugli incidenti stradali in Italia e sulle loro drammatiche conseguenze tra la popolazione giovanile. “Numeri – ha sottolineato Vinti – che confermano la necessità e l’urgenza di un intervento più complessivo, a cominciare dalla formazione dei giovani. I nostri corsi, per esempio, sono destinati agli studenti delle classi quarte delle scuole superiori, cioè a quei ragazzi di 17-18 anni che si apprestano a conseguire la patente. Il progetto ‘In strada con sicurezza’ è ormai consolidato e ha assunto grande importanza sia nella sua capacità tecnica-pedagogica che per l’impatto che ha. Chiediamo ora alle istituzioni una vicinanza, a cominciare dalla piena applicazione della legge regionale sulla sicurezza stradale che a oggi noi avvertiamo essere abbastanza disattesa”.

Le attività in programma. Dopo aver seguito le lezioni frontali in classe, i ragazzi si cimenteranno nella realizzazione di lavori multimediali sui temi trattati, partecipando così a un concorso scolastico che ha lo scopo di rendere i giovani da destinatari passivi di un messaggio educativo a ideatori e fautori del messaggio stesso. Il progetto si chiuderà il 25 settembre con la premiazione della classe vincitrice e una giornata in piazza aperta al pubblico durante la quale verranno fornite informazioni a 360 gradi sul tema e dimostrazioni pratiche. “Il nostro ruolo, in particolare – ha spiegato Ciaccio –, è quello di consentire ai ragazzi di avere una piena conoscenza del veicolo: dagli pneumatici all’impianto frenante fino ai fari, aspetti tecnici questi che non fanno più parte della preparazione all’esame di guida ma che secondo noi sono ancora fondamentali. Bosch, inoltre, illustrerà tutte le nuove tecnologie oggi a disposizione ricordando però che la parte umana rimane fondamentale nella guida”.

I giovani e la sicurezza stradale. “I giovani, nel loro entusiasmo – ha commentato De Angelis –, pensano già di gestire l’auto con disinvoltura ma così non è perché la guida richiede esperienza. Le maggiori raccomandazioni che facciamo riguardano il rispetto della distanza di sicurezza e del limite di velocità, l’uso delle cinture di sicurezza e, sempre più, il non uso di cellulari”. “Questo – ha concluso Ippoliti – è un vero e proprio progetto di educazione civica, che riguarda il rispetto della legalità e della persona, che i ragazzi attendono sempre con estremo interesse”.

Nicola Torrini

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