PERUGIA - ''La grave siccita' che ha indotto la Provincia di Perugia ad emanare l'ordinanza di divieto di attingimento delle acque del fiume Nestore sta provocando una gravissima crisi alle aziende della Valnestore che rischiano di perdere i raccolti su circa 450 ettari coltivati a tabacco, mais ed ortaggi''. E' quanto sottolinea il capogruppo del Psi, Massimo Buconi preoccupato per le ''intuibili negative ricadute occupazionali''.

''Di fatto inefficace per mancanza di acqua - spiega - il positivo provvedimento adottato dall'assessorato all'Ambiente della Regione volto a consentire alla Provincia un calcolo del minimo deflusso vitale al 50 per cento di quanto normalmente previsto. Per l'emergenza, e per il futuro - osserva il capogruppo socialista - potrebbe essere utile istituire un tavolo di per verificare, tra l'altro, la dichiarazione dello stato di crisi''.

''Sicuramente - spiega Buconi - come soluzione al problema, anche per il futuro, deve essere verificata la possibilita' di utilizzo delle acque dell'invaso di Pietrafitta (quello utilizzato per il raffreddamento della centrale). L'uso di parte di quelle acque - conclude - potrebbe alleviare l'emergenza, e l'attuazione di quanto previsto in studi prodotti negli anni passati volti ad aumentare la capacita' di accumulo dell'invaso di Pietrafitta, darebbe una definitiva soluzione al problema''.
 

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