Siamo Montefalco: unica scelta degna e sensata rassegnare le dimissioni
Vergogna per ciò che è accaduto. L’amministrazione che si vantava di essere un “modello”, ha disertato la seduta del Consiglio Comunale in cui avrebbe dovuto deliberare il dissesto dell'ente, decretando così il suo totale fallimento.
Di fronte all'inoppugnabile realtà dei fatti (per lungo tempo nascosta), la maggioranza guidata dall’attuale Sindaco Luigi Titta (già vicesindaco nei 10 anni di amministrazione Tesei) ha preferito consegnarsi a una disfatta scomposta. Tale condotta ricorda l'operato di quel capitano tristemente noto, che nel bel mezzo del naufragio, causato dalla sua negligenza, abbandonava la nave, per mettersi in salvo, noncurante del destino dei passeggeri, che era sua responsabilità proteggere.
Questo comportamento non fa che aggravare il peso di ciò che è scritto nella relazione alla dichiarazione di dissesto, stilata dal responsabile finanziario del Comune e corredata dal parere dell’Organo di Revisione dei Conti. E cioè che il Comune di Montefalco è un ente strutturalmente deficitario, per cui, purtroppo, sussistono le condizioni e, dunque, l'obbligo per la dichiarazione di dissesto.
Stante questa situazione, ampiamente certificata, la "fuga" dal Consiglio della maggioranza appare come il triste e indecoroso epilogo di un percorso già costellato da numerosi esempi di profonda mancanza di responsabilità amministrativa e scarsissimo senso delle istituzioni.
Esiste una dignità, che si dovrebbe mantenere, soprattutto nelle situazioni più difficili e drammatiche. Chi ha dissestato il bilancio del Comune dovrebbe avere, quanto meno, la dignità di comparire al cospetto dei cittadini e assumersi le proprie responsabilità. L'amministrazione, incapace persino di dichiarare dissesto, ha dimostrato di non sapere nemmeno cosa significhi “dignità”.
Come gruppo consigliare abbiamo già proceduto all’invio di una diffida indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale Guido Mattioli, perché sia al più presto convocata una nuova seduta, in modo da approvare il dissesto entro il termine di 20 giorni stabilito dalla legge, che se non venisse rispettato porterebbe allo scioglimento del Consiglio Comunale. Se la maggioranza non è capace di far questo ne dia immediatamente atto, facendo l’unica scelta degna e sensata che le resta: rassegnare le dimissioni.
Tratto da un post pubblicato dalla pagina facebook di Siamo Montefalco
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