di Simone Fana

Dopo aver cancellato il reddito di cittadinanza, liberalizzato i voucher, stanno pensando di togliere le residue tutele rimaste contro l'abuso dei contratti a termine. In nome della libertà e dell'autonomia della contrattazione collettiva, così parlò Durigon. L'uomo dei sindacati amici delle imprese.

Dove la libertà è delle imprese e l'obbedienza è dei lavoratori e delle lavoratrici. Alla libertà degli unì corrisponde lo sfruttamento degli altri.

E si va così verso la cancellazione della causale nei contratti a tempo determinato fino a 24 mesi, con possibilità di estensione ai 36 mesi.

Mettendo in soffitta l'ultima tutela a difesa dei lavoratori coinvolti in rapporti precari, nell'Inferno del lavoro a termine e sottopagato.

Si ritorna al far west inaugurato da Sacconi, consolidato da Poletti, Renzi e Fornero, accettato senza batter ciglio dal PD e contrastato nei fatti solo dal Movimento cinque stelle.

Non stupirà ai più attenti che l'obiettivo di questo governo è proprio di archiviare una serie di misure, che proprio il Mov5stelle aveva istituito per invertire un trentennio di massacro sociale. Reddito di cittadinanza, decreto dignità, limiti alla somministrazione di lavoro e al lavoro occasionale and so on.

Nei fatti la linea di divisione politica è questa: la destra da un lato, il Movimento cinque stelle dall'altro.

Questo è l'essenziale, per chi ancora sceglie di riconoscere l'essenziale dal superfluo.

Pubblicato da Oltreilcapitale 

 

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