07/09/2021 - 13:43
Giovani, formazione, tirocini, lavoro, autoimprenditorialità. Sono queste le parole chiave di “Orientarsi a partire da sé”, un progetto di accompagnamento personalizzato dedicato a contrastare il fenomeno crescente dei Neet - ragazzi né occupati né impegnati in corsi di istruzione o formazione – che in Umbria (dati Eurostat 2020) interessa circa 20 giovani su 100.
Nata con lo scopo di garantire azioni realizzate in rete per migliorare la capacità del territorio di fare sistema nella costruzione di strumenti a favore dell’inclusione sociale e lavorativa dei giovani NEET, l’iniziativa è frutto della sinergia tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Ente capofila, le Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Gubbio e l’Arpal, l’Agenzia Regionale per le politiche attive del lavoro.
Questa mattina è stata siglata la convenzione che dà il via al progetto da parte della Presidente della Fondazione Cristina Colaiacovo, del Vescovo di Assisi -Nocera Umbra - Gualdo Tadino S.E Monsignor Domenico Sorrentino, del Vescovo di Gubbio S.E Monsignor Luciano Paolucci Bedini e del Direttore dell’Arpal Luigi Rossetti. Presente anche l’Assessore allo Sviluppo economico della Regione Umbria, Michele Fioroni.
“Orientarsi a partire da sé” è rivolto a giovani maggiorenni con meno di 35 anni che non studiano, non lavorano e non seguono un percorso professionale, ed in particolare che non usufruiscono di alcun programma di politica attiva della Regione Umbria, residenti nei comuni delle Diocesi di Assisi e Gubbio. Il progetto coinvolge dunque i comuni di Assisi, Gubbio, Umbertide, Scheggia e Pascelupo, Costacciaro, Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Fossato di Vico, Sigillo, Valfabbrica, Bastia Umbra, Cannara e Bettona, dove le rispettive Diocesi hanno rilevato una problematica molto diffusa rispetto ai giovani che si ritrovano esclusi dal mercato del lavoro e che, per una serie di ragioni socio-culturali tra loro eterogenee, non riescono ad inserirsi.
Si tratta di un percorso suddiviso in varie fasi. Saranno proprio le due Diocesi, anche con l’ausilio di un’equipe di professionisti, a procedere con l’individuazione dei potenziali partecipanti, che avranno l’opportunità di frequentare un corso motivazionale e di orientamento funzionale ad acquisire consapevolezza delle proprie capacità e risorse. Sulla base di quanto emerso da questo primo approccio, si procederà con la selezione dei partecipanti e, tenendo conto delle inclinazioni individuali, con l’attribuzione di uno dei tre seguenti percorsi di inserimento: formazione professionale, tirocini, autoimprenditorialità.
L’Arpal supporterà l’iniziativa favorendo l’incontro tra i soggetti individuati da avviare alle politiche attive di formazione professionale o tirocini presso enti privati - anche no profit - e pubblici e metterà a disposizione fino ad eventuali 50 voucher formativi per la frequenza di corsi mirati da attivare nel Catalogo regionale per l’offerta da destinare a quanti, alla fine del percorso individuato, intenderanno partecipare a specifici corsi di formazione.
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