Il coordinatore regionale dei giovani dell’Italia dei Valori si riferisce all’insediamento Ikea a San Martino in Campo prendendo di mira il Comune e la Regione che a suo dire “tenderebbe a ritenere superflua la valutazione di impatto ambientale”. “Si rispettino le regole e si ascolti democraticamente il territorio”.

“A quanto pare la Regione tenderebbe a ritenere superflua la valutazione di impatto ambientale per l'insediamento Ikea a San Martino in Campo. Si può costruire un complesso grande otto volte il centro commerciale di Collestrada così, alla cieca? Noi pensiamo di no”. Matteo Minelli, coordinatore dei giovani dell'Italia dei Valori, solleva le problematiche connesse all'arrivo in Umbria della multimazionale svedese.

“Nessuna preconcetta ostilità verso le nuove realtà imprenditoriali - dice Minelli - purché si rispettino le regole e si ascolti democraticamente il territorio. Preoccupa, a questo proposito, la sordità del Comune nei confronti dei richiami della Federmobili, di Legambiente e dei comitati del luogo sulle conseguenze che il complesso Ikea comporterebbe in termini di traffico, inquinamento, dissesto stradale, e ancora sulla sopravvivenza dell’artigianato locale e la riduzione dei terreni coltivabili. Risulta poi incomprensibile la foga con cui la giunta comunale di Perugia spinge il progetto Ikea, modificando in tempi brevissimi il piano regolatore e cercando di evitare il normale iter amministrativo. E ancora: perché nessuno ha proposto un sito differente, magari in una vecchia area industriale dismessa, da recuperare, evitando il consumo di ulteriori superfici agricole?”

“Crediamo opportuno - conclude Minelli - che si debba procedere seguendo tutto l’iter tecnico e invitiamo le istituzioni perugine ad aprire un confronto con le associazioni di categoria e i comitati locali. Altrimenti finisce come sempre, con i cittadini a protestare e il Comune impegnato a difendersi in tardive assemblee riparatorie”.
 

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