Si costituisce in Umbria un Comitato per la salvaguardia dei produttori di latte
PERUGIA - Si è costituito nei giorni scorsi, tra numerosi allevatori della Regione, un Comitato spontaneo per difendere, tutelare e valorizzare il latte prodotto negli allevamenti di specie lattifere dell’Umbria, del quale è stato nominato portavoce il Dott. Agr. Matteo Pennacchi.
Scopo del Comitato è quello di affrontare le problematiche del comparto da un punto di vista normativo, di mercato e di rapporti all’interno del sistema cooperativistico, al fine di sviluppare servizi di assistenza tecnica e commerciale, oltre che di azione sindacale con le Associazioni Agricole che condivideranno gli obiettivi del Comitato stesso.
Con lo scopo di affrontare in maniera unitaria i numerosi problemi che affliggono il comparto a livello nazionale e soprattutto regionale diversi produttori di latte bovino ed ovicaprino hanno aderito al neonato Comitato.
L’enorme aumento dei costi di produzione cui sono sottoposti gli allevamenti, sia in maniera diretta con l’aumento dei prezzi delle materie prime e dei servizi, sia in maniera indiretta con il moltiplicarsi degli adempimenti burocratici e degli oneri fiscali e contributivi, hanno reso la produzione di latte non remunerativa per la maggior parte delle imprese Umbre.
A livello nazionale e locale è in atto un’azione di forte pressione verso il settore della trasformazione del latte, che continua a pagare il prodotto a prezzi non remunerativi per gli allevatori che, anche nella nostra regione, stanno esaurendo la loro capacità di continuare a produrre. Infatti a causa di costi sempre più alti, sia per gli investimenti che per la manodopera, il costo finale di produzione del latte risulta più alto del valore di mercato. La produzione di latte in Umbria, ad oggi, è praticamente antieconomica.
Gli allevamenti bovini ed ovi-caprini dell’Umbria sono una importante realtà economica della nostra Regione, assicurano lavoro, indotto e presidio del territorio, soprattutto nelle aree montane. Un loro indebolimento o, peggio ancora, la loro chiusura sarebbe un ulteriore impoverimento del sistema agricolo ed allevatoriale dell’Umbria.
Nei prossimi giorni il Comitato chiederà un incontro all’assessore all’Agricoltura per illustrare le problematiche del settore e suggerire politiche specifiche.
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