Nulla di fatto dall’incontro di martedì 17 in teleconferenza tra Comune, ASY SERVICE, Si Cobas e lavoratori delle pulizie, per quanto riguarda la vertenza dei bagni pubblici di Spoleto. Dopo un rapido scambio di vedute, inconciliabili, il referente del Comune di Spoleto ha infatti interrotto la riunione, sostenendo che gli uffici stavano chiudendo e che doveva pertanto andarsene.​ Nonostante fossimo, appunto, in teleconferenza.

L’incontro è stato se non altro utile per far emergere la natura scandalosa del nuovo appalto. Dalla discussione è infatti emerso che per il nuovo affidamento alla ASY SERVICE SRL, che sostituisce dal primo novembre il precedente concordato con la JOB SOLUTION, il Comune di Spoleto sborserà circa 300 euro in più ogni mese. Ciò nondimeno le ore di pulizia quotidiana richiesta non saranno più 5, ma solo 3 e mezzo. Il tutto a grave nocumento dell’utenza e con un pesante taglio agli stipendi delle maestranze, salari che erano già da fame fino a ottobre - dai 250 ai 400 euro al mese - e che ora verranno ulteriormente ridotti.​

Siamo alle solite. Continuano gli sprechi pubblici a favore dei profitti dei privati, i quali, non ancora soddisfatti, pretendono per giunta di tagliare ulteriormente gli stipendi. Il Comune in tutto questo ha oggettivamente agevolato l’azienda. Infatti mentre il precedente appalto si basava sulla cosiddetta metratura dei bagni stessi, il nuovo concordato va a orario: tre ore e mezza per l’appunto. Il Comune sprecherà più denaro per avere meno servizi. Un danno non solo per i lavoratori, ma per l’intera cittadinanza. Il tutto mentre continua a non venire svolta la sanificazione anti-Covid e continua lo stato di abbandono dei servizi di piazza della Vittoria. Un concordato incomprensibile che fornisce l’assist all’avvocato della ASY SERVICE per poter dire: noi siamo vincolati a queste ore, se ci sono più guadagni per l’azienda ce li prendiamo, che ci volete fare, è del tutto naturale in un momento di crisi economica.

Non sappiamo da dove cominciare a indignarci. Il Comune è inadempiente per quanto riguarda la ristrutturazione dei bagni di piazza Vittoria, è inadempiente per quanto riguarda le sanificazioni anti-Covid, eppure trova i soldi per un nuovo appalto più oneroso e ci scrive pure sopra, nero su bianco, che le ore lavorate andranno ridotte. Dando così una copertura giuridica alla politica predatoria dell’azienda.​

Questa vicenda getta un’ombra sul rigore di un’amministrazione che, guidata da un ex magistrato di Spoleto, ha fatto della legalità la propria bandiera populista. Non sappiamo come riusciranno ora a sbrogliare questa matassa, ma una cosa è certa: i lavoratori sono indisponibili a qualunque soluzione che preveda un solo euro in meno in busta paga.​

A questo punto, però, la vicenda non riguarda più soltanto i lavoratori delle pulizie, ma tutti i cittadini di Spoleto che dovrebbero indignarsi per questo sperpero di denaro pubblico a fronte di una riduzione dei servizi. Per questo è importante che ci sia un’ampia partecipazione al presidio dei lavoratori delle pulizie e del Si Cobas indetto per sabato mattina, alle 11, in piazza del Comune.​

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