BARI - "Oggi a Bari abbiamo fatto la cosa giusta, tenendo unita la Cgil. Il pluralismo è il nostro Dna, la sintesi è la nostra intelligenza. Con l'elezione di Maurizio Landini, dei due vice segretari Vincenzo Colla e Gianna Fracassi, insieme alla nuova segreteria nazionale, la nostra organizzazione riparte ancora più forte, mettendo al centro i diritti dei lavoratori, l’unità sindacale e la difesa dei valori costituzionali. Ora lavoreremo per costruire il prossimo 9 febbraio una grande manifestazione a Roma con Cisl e Uil". Lo dichiara Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil dell’Umbria, dopo l’elezione di Maurizio Landini alla guida della Cgil nazionale con oltre il 92% dei consensi. 

Maurizio Landini e l’Umbria: dall’impegno per Perugina alle manganellate con gli operai Ast.

Maurizio Landini è il nuovo segretario generale della CGIL. Nato a Reggio Emilia ed entrato in fabbrica come saldatore all’età di 16 anni, Landini è stato eletto alla guida del primo sindacato italiano al termine del congresso di Bari. 
Il suo rapporto con la nostra regione, l’Umbria, si apre nel 2009, quando Landini, all’epoca membro della segreteria nazionale della Fiom Cgil, partecipa a Campello sul Clitunno all’inaugurazione del monumento dedicato alla vittime della Umbria Olii. L’anno successivo terrà la prima assemblea alla Perugina, fabbrica nella quale tornerà più volte, fino a partecipare in prima persona alla mobilitazione dell'autunno 2017 e alla manifestazione organizzata dalla Cgil nel centro di Perugia in difesa della fabbrica. 
Ma è soprattutto con le aziende metalmeccaniche, visto il suo ruolo nella Fiom, che Landini mantiene un rapporto costante. La vertenza Ast nel 2014 lo vede in prima linea sia a Terni che a Roma, dove partecipa alla manifestazione degli operai delle acciaierie e subisce insieme ai lavoratori e agli altri sindacalisti la carica della polizia.  "Questo Paese esiste perché c’è la gente che lavora - dichiarerà Landini dopo le manganellate - Hanno rotto le scatole, noi che lavoriamo dobbiamo essere picchiati da chi per vivere deve lavorare? Se la prendono con gli unici onesti? Ma come siamo messi! Nessuno si è fatto sentire, non siamo mica alla Leopolda noi. Il governo deve rispondere adesso, chiedano scusa ai lavoratori”.
Più recentemente, nell’ambito del percorso congressuale appena conclusosi a Bari, Landini ha partecipato a diverse assemblee nei luoghi di lavoro dell’Umbria, tra cui le Officine Ogr di Foligno, la Perugina, il Comune di Perugia e la mensa universitaria dell’Adisu. Lo scorso 7 ottobre Landini ha infine partecipato alla Marcia della Pace Perugia-Assisi, manifestazione simbolo dei valori di solidarietà, accoglienza e non violenza che lo stesso segretario ha posto da subito al centro dell’azione della sua Cgil. 
 

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