PERUGIA - “Conosco la situazione degli inquilini di Villa Pitignano e Castel del Piano, per la quale Ater Umbria ha avviato un confronto continuo con il sindacato del Sunia di Perugia e dell'Umbria, che li rappresenta”. Queste le dichiarazioni del Presidente dell'Azienda di Edilizia Residenziale dell'Umbria, Alessandro Almadori, rilasciate stamani a seguito della protesta di un gruppo di famiglie, raggiunte da lettere di morosità (84 nuclei complessivi, dei quali 14 interessati da pratiche legali; 4 dei 14 sono in fase di sfratto esecutivo non eseguito) residenti nei complessi alloggiativi delle due località perugine di Villa Pitignano e Castel del Piano gestite dall'Azienda. Le famiglie risiedono negli appartamenti con contratti a canone concordato e canone sociale.

“Non meno di una settimana fa – proseguiva Almadori – abbiamo avuto una riunione con i rappresentanti del Sunia, nel corso della quale ho espressamente dichiarato che Ater è disposta a valutare le esigenze degli inquilini, come è nostro uso costante. Ci siamo resi disponibili a valutare forme e modi del pregresso dovuto, riferibili sia alle quote di affitto che di condominio”.

Più in generale, la Regione ha rifinanziato interventi per le morosità incolpevoli con risorse pari a circa un milione di euro, gestite dai Comuni, alle quali si può accedere tramite domanda nei casi previsti dalla legge.

Immediata e dura la replica di Cristina Piastrelli, per conto del Sunia, a parere della quale "Il comunicato diffuso dall'Ater umbria è assolutamente strumentale". Perché, spiega: "Nell'incontro svoltosi la settimana scorsa c/o la sede Ater l'Azienda ha dimostrato interesse a trovare una soluzione per i canoni di locazione, ma non prima di settembre/ottobre e per noi è inaccettabile un tempo così lungo quando il canone concordato e quindi i nuovi parametri sono in vigore sin dal novembre 2015”. 

“L'Ater ha intanto – prosegue Piastrelli - inviato oltre 70 lettere ai condomini di Castel del Piano e Villa Pitignano, intimando il pagamento di quanto dovuto e precisando che in difetto avrebbe dato corso alla pratica legale senza ulteriore avviso. Non fa certo onore all'Ater, ente pubblico, affermare che ha fatto una buona gestione inviando solo 14 sfratti! In ultimo, il Presidente, dovrebbe ben conoscere i bandi emanati dalla Regione Umbria su morosità incolpevole, i quali prevedono come requisito essenziale per poter accedere al finanziamento il possesso di uno sfratto già notificato in tribunale. Se è vero che ad oggi sono solo 4 è forse intenzione dell'istituto dare seguito alle lettere inviate con gli sfratti esecutivi, tanto da consentire così alle famiglie di poter poi chiedere un contributo? Bisogna avere rispetto per le famiglie e per le persone che chiedono aiuto  ....subito!!!! Non a novembre!”.

 

 

 

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