di Matteo Minelli

 

Da sette mesi c'è  Perugia Solidale  e parecchie cose sono cambiate in città.
Si tratta di una realtà vitale, fondata sul metodo assembleare, sulla gestione collettiva dei processi decisionali e delle azioni pratiche. Una realtà con diverse anime capaci di ragionare insieme per un'obiettivo fondamentale: la difesa delle fasce più deboli della popolazione nell'ottica di un radicale cambiamento sociale. Una realtà capace di mettere in campo in maniera sistematica e continuativa:
- la spesa solidale che è arrivata ad oltre 400 persone
- gli scioperi al contrario per rivendicare servizi e lavori di pubblica utilità
- lo sportello sociale per difendere i diritti di lavoratori e precari
- l'assistenza informatica alle famiglie
- l'assistenza per la didattica a distanza
- il corso di italiano
- il gruppo di acquisto per valorizzare i prodotti senza sfruttamento di ambiente e territorio
- manifestazioni e presidi per rivendicare salute e reddito per chi è colpito dalla crisi in corso
Stiamo entrando in una fase ancora più critica rispetto a quelle passate, in cui è fondamentale lanciare un messaggio chiaro. Solo organizzandoci insieme dal basso, solo smettendo di lasciare che siano altri a decidere sulle nostre vite, solo combattendo colpo su colpo potremo salvarci da chi vuole approfittare di questa situazione per toglierci ancora salute, reddito e diritti. Per questo rivolgo un appello ai perugini, ingrossate le fila di questa realtà, come tanti stanno già facendo, perché nessuno resti indietro e per dimostrare che possiamo tornare a scrivere da soli la storia di questa città.

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