Sequestrati dalla Forestale i depuratori di Amelia e Acquasparta
TERNI - Il Corpo forestale dello Stato ha notificato stamani un provvedimento di sequestro preventivo, chiesto dalla procura di Terni e concesso dal gip Maurizio Santoloci, nei confronti dei depuratori di Amelia e Acquasparta gestiti dal Servizio idrico integrato.
Nelle acque dei due impianti sarebbe stata infatti rilevata una presenza di zinco in quantita' superiore a quella consentita dai limiti di legge. La forestale avrebbe inoltre riscontrato alcune irregolarita' relativamente alle autorizzazioni legate all'attivita' degli impianti, oltre che alla gestione dei reflui.
Sarebbero quattro, al momento, le persone iscritte nel registro degli indagati. Su richiesta dei legali del Sii il gip ha concesso una proroga di 24 ore al decreto di sequestro - che quindi verra' disposto ufficialmente domani mattina - per motivi tecnici.
In una nota il Sii spiega infatti che ''la richiesta del giudice di rimuovere i reflui contenenti zinco in quantita' superiori alle norme di legge all'ingresso dei depuratori e' attualmente di difficile attuazione. Si tratterebbe infatti di una manovra tecnica molto complessa che potrebbe comportare il rischio di mandare in pressione le fognature e quindi creare una situazione di sovraccarico delle stesse con il pericolo di fuoriuscita all'aperto di grandi quantita' di reflui. Questo potrebbe causare un danno ambientale piu' evidente di quello contestato dal giudice''.
Il Servizio idrico precisa inoltre ''di aver provveduto in data odierna a consegnare tutte le documentazioni ai propri legali'' e di ritenersi in questa vicenda ''parte lesa e non responsabile''. ''Dalle analisi dei tecnici della societa' eseguono continuamente sulla rete di distribuzione e sugli impianti di depurazione - spiega la nota - circa due mesi fa erano emersi valori di zinco superiori ai limiti di legge. Tali concentrazioni erano riconducibili a scarichi industriali non autorizzati in fognatura che inevitabilmente finivano per essere coinvogliati al depuratore. A seguito dei suddetti rilevamenti i vertici del Sii avevano prontamente denunciato la situazione alle autorita' competenti per l'assunzione dei relativi provvedimenti''.
Martedì
05/07/11
17:33
Ma l'ARPA, che fa ?
Martedì
05/07/11
19:06
L'arpa suona la solita nenia addormenta popolo.