In un tempo in cui tutto viene copiato e riprodotto a prezzi stracciati in altre parti del mondo, l’unica cosa di inimitabile su cui possiamo puntare per rilanciare l’economia e il turismo è il nostro patrimonio naturalistico e ambientale.

Ed è proprio della valorizzazione e promozione dell’area nord est del territorio che hanno parlato il vicesindaco Nilo Arcudi (Aree verdi ) e l’assessore Giuseppe Lomurno (Turismo e Sviluppo economico) questa mattina in una conferenza stampa che si è svolta nella Sala della Vaccara.

Grazie al progetto nato dalla sinergia di due assessorati, il Comune di Perugia ha potuto accedere ad un finanziamento regionale (Programma di sviluppo rurale per l’Umbria 2007- 2013) di 30.000 euro per il progetto “Sentieri castelli e pievi del perugino. Valorizzazione turistica area nord- est del perugino” di cui oggi sono stati presentati ulteriori tasselli.

Dal 25 maggio al 6 luglio viene proposto Sentieri castelli e pievi del perugino tra Tevere e Tezio, sei escursioni che rappresentano un esempio di quanto può essere realizzato seguendo la filiera turismo-ambiente-cultura - conforme anche alla candidatura Perugia Assisi capitale europea della cultura per il 2019 - proposta sia nella guida presentata oggi dal titolo Monte Tezio e…dintorni; che la prima guida presentata nel 2008 e da cui prende il nome il progetto stesso: Sentieri castelli e pievi del perugino. Itinerari escursionistici nella zona nord di Perugia.

Il progetto riguarda anche la realizzazione di supporti promozionali multimediali.

In particolare questa mattina è stata presentata la grafica dell’applicazione in cui saranno visibili i contenuti dei sentieri e degli itinerari del territorio rurale su dispositivi mobili come tablet e smartphone, compatibili con Iphone/Ipad e Android.

Tutto questo per evidenziare le attrattive storico culturali e naturalistiche presenti lungo i sentieri e gli itinerari (abbazie, borghi, castelli, chiese, siti archeologici, ville ed altri punti di interesse) con le relative georeferenziazioni in mappa, schede informative e foto.

Per il VICESINDACO ARCUDI bisogna “promuovere una identità del nostro territorio con metodo e sinergia” Da un lato la “capacità di investire e costruire infrastrutture ambientalistiche e naturali”, ha detto citando i 52 km di sentieristica che collegano il Parco del Tevere al Monte Tezio nonché il recupero di identità e di bellezza naturalistica e monumentale di Montepacciano”; dall’altro “la prospettiva di valorizzazione e la costruzione di spazi per il loro utilizzo”. Da qui un invito a “vivere questi territori” ricordando anche che questo progetto non si sarebbe potuto realizzare senza l’apporto delle associazioni e dei privati.

L’ASSESSORE LOMURNO ha preso ad esempio la politica di promozione attuata per il parco di Yellowstone, ricordando che “sul Monte Tezio si può godere di un ampio cono visivo che va dal Gran Sasso al lago Trasimeno”. “I parchi devono avere una residenzialità, un’anima viva”, ha detto ancora l’assessore parlando anche della possibilità di degustare piccoli assaggi e fornire nel complesso una proposta turistica rurale che tenda a una settimana di soggiorno.

Una rete diffusa di castelli, abbazie, pievi, borghi e dimore storiche in un territorio rurale di elevato pregio ambientale: Perugia, città d’arte, che vanta una continuità storica e artistica straordinaria sullo stesso colle dall’epoca etrusca e romana fino ad oggi, offre ai suoi ospiti molte opportunità da scoprire. In particolare, il territorio compreso tra il monte Tezio e il fiume Tevere è caratterizzato da un paesaggio agrario immutato nel tempo, ricco di pregevoli testimonianze culturali e ambientali.

Il progetto è realizzato in collaborazione con l’associazione culturale Monti del Tezio (www.montideltezio.it) e l’associazione Ecomuseo del fiume e della torre (www.emft.it), e prevede varie attività di conoscenza e fruizione del patrimonio e delle risorse

Il progetto prevede inoltre la realizzazione di un portale web come evoluzione e sviluppo della guida “Sentieri castelli e pievi del perugino” e del sito attualmente presente nel portale del Comune, quale strumento dinamico da sviluppare ed integrare con successivi contenuti multimediali.

L’ampia proposta escursionistica offre una vasta offerta di attrattive per un turismo sostenibile e di qualità, a breve distanza dal centro storico di Perugia, a quanti intendano rimanere qualche giorno in più nella città e nei suoi dintorni, alloggiando magari in strutture di ricettività rurale, immerse nella natura, per vivere un’esperienza autentica con la comunità che vi risiede, assistere ai gesti quotidiani di antichi mestieri, gustare cibi tradizionali e locali (torta al testo, bruschette, funghi, asparagi, erbe selvatiche, formaggi, miele) e conoscere nuovi percorsi.

Gli itinerari sono descritti nelle guide in tutti i dettagli, fornendo le indicazioni tecniche di base, dai tempi di percorrenza, alle distanze, alle eventuali difficoltà. Vale la pena raggiungere a piedi, per esempio, attraverso campi coltivati e boschi, a circa 600 m, poco al di sotto della linea della Cresta della Fornace, in assoluto silenzio, la suggestiva tomba etrusca del Faggeto del II sec. a. C., che vanta una straordinaria monumentalità nella volta a botte della piccola cella, dove era conservata l’urna con le ceneri di Arnth Cairnina, e nella porta monolitica ancora rotante sui due cardini. O giungere, per il sentiero panoramico Miralago con scorci mozzafiato sul lago Trasimeno, fino alla parete Bellucci, scuola di roccia del CAI di Perugia, proseguendo verso la vetta, a quota 917, dove sono le strutture murarie dell’antica Neviera, sita in una dolina naturale, che ha continuato a produrre ghiaccio per i vari usi fino al secondo dopoguerra E ancora sperimentare l’anello dell’antico acquedotto perugino e il giro delle cascate.

Scendendo verso il Tevere in un paesaggio rurale incontaminato, tra colline coperte di oliveti, compare l’imponente mole dell’Abbazia benedettina di S. Maria in Valdiponte a Montelabate, uno dei complessi culturali più pregevoli e autentici del territorio perugino, che offre al visitatore anche l’opportunità di fruire di un frantoio e di una fattoria presso l’annessa azienda agraria. Si scopre lungo il fiume un patrimonio ambientale e culturale, di fauna e vegetazione ripariale, come quello dell’area naturalistica SIC (sito di interesse comunitario) dell’Oasi degli Ornari, dove svernano gli aironi cinerini, e di torri di guardia e antichi mulini, opere di ingegneria idraulica, borghi storici, residenze d’epoca. E’ un patrimonio di memorie e testimonianze di cultura fluviale, giunto a noi attraverso il recupero di antichi mestieri, dai mugnai agli uncinatori di legna, alle lavandaie, alle tabacchine, e di canti popolari, di sagre e di antiche tradizioni gastronomiche, grazie alle attività di una ricca rete di associazioni e pro-loco, coordinate dall’Ecomuseo del Tevere. Per informazioni sul programma, scaricare le guide e la mappa degli itinerari: http://turismo.comune.perugia.it .

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