Oltre un terzo di chi sottoscrive un mutuo per acquistare la prima casa sceglie di farlo da solo, senza aspettare di avere un partner con cui dividere spese e scelte di vita. E' quanto emerge dalle analisi di Mutui.it, broker online per la scelta del proprio mutuo. Dalla rilevazione affiora un universo composto di celibi e nubili, ma anche di separati e divorziati, che sceglie di affrontare l'impresa dell'acquisto di un appartamento senza contare sulla dolce meta'.

Ecco l'identikit: il single che vuole sottoscrivere un mutuo ha mediamente 35 anni, richiede un finanziamento pari a 134.000 euro (il 67% del valore dell'immobile), e' disposto ad impegnarsi per 25 anni con l'Istituto finanziatore, nel 78% dei casi richiede il mutuo per acquistare la prima casa e preferisce il tasso variabile (54% del campione) rispetto al fisso (35%).

Dall'indagine condotta da Mutui.it e' emerso che gli importi piu' alti per l'acquisto della casa vengono richiesti dai single del Lazio (oltre 150.000 euro in media) e, a seguire, del Trentino-Alto Adige (145.000 euro) e della Toscana (quasi 140.000 euro).

Decisamente piu' contenuti i finanziamenti per gli acquisti di immobili in Calabria, Umbria e Basilicata: in queste Regioni i single che sottoscrivono un mutuo richiedono, in media, rispettivamente 108.500 euro, 111.000 euro e 118.000 euro.

Restringendo il campo di analisi ai single che fanno domanda di mutuo prima casa - che, come detto, rappresentano quasi l'80% del campione esaminato - il valore medio finanziato rimane quasi invariato (135.000 euro), ma le cifre richieste si mantengono a valori piu' bassi rispetto ai mutui di chi dichiara di essere sposato o convivente. Nel caso delle coppie il mutuo medio per la prima casa sale a 160.000 euro, segno che per acquistare immobili piu' grandi e costosi occorre essere in due. Inferiore anche il valore dell'immobile che si intende acquistare; per i single 186.000 euro contro i 200.000 euro per chi e' sposato o convive. Evidentemente quando si e' da soli la propensione al rischio aumenta. Il 54% dei single opta per il tasso variabile, mentre tra le famiglie si arriva appena al 31%.

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