Elio Clero Bertoldi
 

PERUGIA - La sella utilizzata da Anita Garibaldi i giorni immediatamente precedenti la sua morte, sarà esposta domani pomeriggio (sabato) nella sala del consiglio comunale di Todi, nel corso della  conferenza, organizzata dall’Associazione ex studenti del liceo Jacopone da Todi. All’incontro, presentato da Sergio Guarente, parteciperanno Anita Garibaldi Jallet, Filippo Orsini e Luciano Priori Friggi che svolgeranno le loro relazioni.
Anita arrivò a Todi, da Terni, incinta e già febbricitante l’11 luglio 1849. I repubblicani tuderti offrirono una sella nuova e più comoda all’eroina e quella sulla quale aveva cavalcato fino ad allora venne lasciata ai repubblicani todini, che l’hanno conservata come una reliquia. A ricordo del passaggio per Todi di Giuseppe Garibaldi venne piantato pure un cipresso, che ancora svetta, nell’orto sottostante la piazza che porta il nome dell’eroe dei due mondi e dalla quale si può ammirare un panorama mozzafiato.

Il passaggio di Garibaldi a Todi lasciò anche un "giallo" irrisolto. La notte del 17 luglio il capitano Antonio Leoncini, milanese, comandante di un drappello di venti garibaldini, fu ucciso da un colpo di archibugio all'interno del recinto del convento dei Cappuccini. A sparare quel colpo mortale sarebbe stato un armaiolo, anche se non se ne conosce il motivo.

Anita - il cui nome anagrafico suonava Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva e non aveva ancora compiuto 28 anni - morì il 4 agosto 1849 mentre con Garibaldi attraversava le valli di Comacchio per arrivare a Venezia e combattere contro gli austriaci.
 

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