Sel Assisi: Raccolta differenziata un disastro, ma Comune raddoppia la tassa
I numeri, resi noti in questi giorni, parlano da soli: la città è appena al 23,97%, ultima tra i comuni dell'Ati 2 che hanno realizzato invece una media superiore al 50%, ultima a pari (de)merito con Orvieto tra i 19 comuni umbri con più di 10.000 abitanti, circondata dalle altre realtà del comprensorio e confinanti che continuano invece a crescere in maniera virtuosa e si attestano su ben altre percentuali ( Bastia Umbra 53,61%, Perugia 54,19%, Torgiano addirittura 75,16%, Bettona 56,43%, Cannara 61,37% ).
Il solito, modestissimo risultato di Assisi anche nel 2012 si riscontra tra l'altro a fronte di un ulteriore calo diffuso in tutta la regione dei rifiuti urbani, -2%, e ad una produzione pro capite anche essa in diminuzione del 2,25%, dovuta alla contrazione dei consumi a causa della crisi economica.
In questo quadro desolante che riguarda la raccolta differenziata e più in generale la gestione del ciclo dei rifiuti è arrivata sempre in questi giorni la sorpresa: "Il Sindaco della Città di Assisi Claudio Ricci, con il sostegno e la condivisione del Vice Sindaco Antonio Lunghi e dell’Amministrazione Comunale tutta (loro comunicano con il resto del mondo sempre con questo bizzarro incipit)" annunciano a tutti cittadini e a tutte le imprese che la tassa sui rifiuti praticamente nel 2013 raddoppia.
Si passa dai 3,4 milioni di euro dello scorso anno dell'ex Tarsu agli oltre 6 milioni della nuova Tares inseriti nel bilancio di previsione già approvato.
Che cosa hanno fatto in tutti questi anni le amministrazioni guidate da Claudio Ricci sulla questione smaltimento rifiuti ? Solo interventi bizzarri come la realizzazione di prototipi denominati " cassonetti d'autore " (2008) e surreali proposte elettorali per costruire ad Assisi micro termovalorizzatori (2010). Risultato: la raccolta differenziata è crollata dal 40% di circa un decennio fa al 24% scarso attuale .
Sinistra Ecologia Libertà ad Assisi ha già avanzato più volte proposte non velleitarie per intervenire concretamente nella filiera dello smaltimento dei rifiuti: riduzione, raccolta differenziata, riuso . Una strategia rifiuti zero entro il 2020 senza discariche, senza inceneritori. Continueremo a riproporle come un mantra nella convinzione che i cittadini e le cittadine del comune sui temi della sostenibilità ambientale sono molto più attenti e sensibili di chi attualmente li amministra.
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