di Nicola Bossi

PERUGIA - Oltre alla questione morale, Il Pd nella segretaria regionale ha affrontato anche la questione politica. Il risultato alle amministrative è stato salutato positivamente sia in termini in percentuale per il partito che per i comuni conquistati come coalizione. Gubbio e Città di Castello sono stati i punti di svolta per il Pd e il nuovo centrosinistra. Mentre Assisi e Montecastrilli i punti più bassi. Il gruppo dirigente ha confermato le primarie come strumento di selezione. E a questo punto non sono mancate le polemiche verso quelli che sono stati definiti gli sconfitti della segreteria regionale di sabato e di lunedì: ovvero Valter Verini e Mauro Agostini (a favore delle dimissioni di Brega e critici nei dati elettorali).

Il bersaglio preferito è stato Verini - I rappresentanti dell'Alto Tevere (in primis Guasticchi) "hanno parlato di una storica vittoria con un centrosinistra unito, oltre il 60 per cento e il Pd al 33". "Verini che è un fans del primarie perchè si è tirato indietro? Per battere Bacchetta serviva un big del partito, ma poi è stato costretto alla corsa l'ottimo Duranti che ha pagato la scelta di lasciare pro-sindaco Bacchetta per un anno e mezzo, perchè l'ex sindaco Cecchini ha preferito il consiglio regionale. Non bisogna più commettere questi errori".  Poi è stata la volta del segretario Rossi: "Ci vuole più umiltà nelle dichiarazioni e nelle valutazioni politiche dopo i risultati ottenuti. Questo vale anche per Verini". Poi l'onorevole è stato toccato dal fioretto di Mignini: "Le primarie o si accettano sempre oppure mai, molti degli entusiasti delle primarie ci ripenserebbero se si facessero per scegliere gli onorevoli". 

Leopoldo Di Girolamo, sindaco di Terni, ha riportato il piano sulla sfida politica con il centrodestra: "In Umbria rappresentiamo la continuità in un contesto sociale che vuole il cambiamento nel Paese. Dobbiamo dunque fare uno sforzo maggiore per essere protagonisti e innovatori nelle nostre amministrazioni. A livello nazionale dobbiamo invece costruire l'alternativa di Governo dato che se Berlusconi è al termine, il centrodestra può rinascere intorno a Tremonti come dimostrano le classifiche di gradimento di Repubblica".

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