ORVIETO - "Non autorizzeremo mai in nessun modo l'arrivo nella nostra discarica di rifiuti di qualsiasi altro territorio e meno che mai da parte della capitale d'Italia. Il sindaco Raggi deve rivedere immediatamente la sua strategia e la sua politica per quanto riguarda i rifiuti": lo dice il sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani, a proposito dell'ipotesi prospettata ieri dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, di inserire gli impianti della città umbra tra quelli dove trasferire i rifiuti della Capitale.

Germani apprende "con stupore" che Raggi "vorrebbe risolvere i propri problemi scaricando su altre città e altri territori i propri rifiuti e proponendo la soluzione più antica del mondo cioè quella di smaltire i rifiuti in discarica. Se questo è il nuovo che avanza abbiamo di che preoccuparci".

Non meno netta la presa di posizione in merito del presidente del gruppo consiliare ternano del Pd, Andrea Cavicchioli secondo il quale – scrive in una nota - "Sono inaccettabili le dichiarazioni del sindaco di Roma Raggi per il conferimento, lo smaltimento e il trattamento di rifiuti della capitale negli impianti di Terni di proprietà della Acea”. 

"Sulla base di quanto deliberato dal consiglio comunale di Terni, anche a seguito dell'iniziativa del gruppo del PD e con ampia condivisione degli altri gruppi – osserva ancora -, siamo fortemente impegnati, nell'ottica di un necessario miglioramento del bilancio ambientale e delle emissioni, a non modificare le autorizzazioni esistenti e a favorire, con ogni atto possibile, la cessazione dei processi di termovalorizzazione e/o incenerimento".

"Siamo certi - conclude  Cavicchioli - che il Movimento 5 Stelle, coerente con le comuni impostazioni sostenute in sede locale, interverrà nei confronti del sindaco del Comune di Roma per ottenere la formalizzazione di indirizzi per le società dallo stesso partecipate, fra l'altro con capitale di comando, come l'ACEA, per abbandonare i processi di incenerimento e per lo sviluppo di politiche industriali verso metodologie e tecnologie virtuose, più volte indicate anche nel dibattito locale, evitando in ogni caso ogni ipotesi di conferimento e smaltimento di rifiuti romani nel nostro territorio".

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