ROMA - ''Rivolgiamo un grande appello alla nostra societa': e' giunto il momento di dire basta e di risalire la china per ritrovare la dignita' della donna e per essere al fianco degli uomini perche' insieme possiamo ritrovare l'armonia della famiglia e della societa'''.

E' quanto ha affermato suor Eugenia Bonetti, responsabile dell'Ufficio anti-tratta dell'Usmi (Unione superiori maggiori d'Italia), spiegando, nel corso della presentazione al Campidoglio del libro ''Suore. Vent'anni dopo'' (Edizioni Paoline), la scelta di partecipare, assieme ad altre consorelle, all'iniziativa ''Se non ora quando'' di domenica prossima.

''Siamo entrate in campo'', ha detto Suor Eugenia, motivate dalla ''nostra sofferenza nel vedere come ogni giorno i corpi delle donne sono dilaniati, sfruttati, umiliati. Non sono piu' solo i corpi delle donne per strada, che sono stati tolti perche' davano fastidio, ma dove li abbiamo messi? In casa nostra, in televisione. E i bambini - si e' chiesto ancora la religiosa - che cosa stanno imparando da queste immagini?''.

''E' qui - ha aggiunto suor Eugenia - che noi ci siamo sentite interpellate come donne e come religiose perche' anche noi dobbiamo incaricare le nostre comunita' religiose e parrocchiali per invitare le donne a riflettere sulla propria dignita'''.

Suor Bonetti ha insistito sulla necessita' ''di tutta la societa'' di ''ritrovare l'identita' della donna che non sta nel corpo, che in se' non e' altro che un guscio''. La religiosa ha insistito anche su un altro aspetto: quello della ''richiesta''. ''Noi - ha spiegato - non parliamo mai della richiesta, lavoriamo sulle donne per ridare loro fiducia e speranza, ma se noi non iniziamo ad andare nelle scuole, nelle famiglie, nelle parrocchie a far capire ai giovani che non si puo' comprare la dignita' di una donna il nostro lavoro e' inutile''.

Suor Eugenia ha infine ricordato come nel contrasto al traffico delle donne da impiegare nella prostituzione siano impegnate circa 150 suore, con un centinaio di case famiglia che hanno recuperato sino ad oggi circa 5 mila donne che si sono cosi' reinserite nel tessuto sociale del nostro paese.
 

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