TERNI - Come può una scuola funzionare a dovere senza il giusto numero di personale Ata, del personale docente e dei dirigenti scolastici? Gli studenti e le loro famiglie lo scopriranno sulla propria pelle l’anno scolastico prossimo, visto che il Governo ha deciso di mantenere la sua politica di tagli nei riguardi della scuola pubblica. La Cgil e la Flc Cgil di Terni sono tornate a denunciare gli effetti “disastrosi” dell'ennesimo taglio degli organici che colpirà la scuola pubblica nel prossimo anno scolastico e che metterà a rischio lo svolgimento dei servizi.

La denuncia è arrivata nel corso di una conferenza stampa tenuta questa mattina a Terni, dalla segretaria generale della Camera del Lavoro, Lucia Rossi, e dal segretario generale della Flc Cgil, Tommaso Dionisi. Una denuncia corredata da numeri precisi: “Nella nostra provincia – ha spiegato Dionisi - il taglio per l’anno scolastico 2011/12 è di 139 posti, di cui 49 Ata e 90 docenti”. 

Un taglio che sommato a quelli degli ultimi anni porta ad una riduzione complessiva di personale pari ormai alle 500 unità: “Se lo scorso anno, per dare l'idea dell'entità dei tagli, parlavamo di una media azienda chiusa, quest'anno possiamo parlare di una grande azienda”, hanno osservato Rossi e Dionisi, “con l'aggravante del fatto che a perdere il lavoro qui sono soprattutto donne”. 

Una situazione che inevitabilmente graverà fortemente sulla qualità dell’istruzione. “Lanciamo, quindi, un appello e un allarme a tutti – ha detto ancora Dionisi – dirigenti scolastici, docenti, personale Ata, alunni, genitori ed enti locali affinché si uniscano a noi per cambiare questa situazione, perché deve essere chiaro che in molte scuole non saranno garantiti i servizi minimi essenziali, come la sorveglianza degli alunni, l'assistenza ai disabili, il primo soccorso e la pulizia dei plessi”.

Inoltre, secondo la Flc Cgil, nella scuola secondaria superiore “è facile prevedere la diminuzione del tempo scuola, l'aumento del numero degli studenti per classe, la riduzione delle compresenze necessarie per l'attività dei laboratori e l'eliminazione di insegnamenti quali diritto, geografia ed economia”.
Per quanto riguarda invece i lavoratori precari (docenti e Ata), nella provincia di Terni gli iscritti nelle graduatorie di prima fascia sono più di 1600. Solo un terzo di essi avrà la possibilità di beneficiare delle nuove immissioni in ruolo, previste dal ministro Gelmini.
Il sindacato chiede dunque che “siano ripristinate le condizioni di 'organico di fatto' almeno dello scorso anno scolastico, con una particolare attenzione all'emergenza collaboratori scolastici”, tenuto conto del fatto che “gli alunni iscritti previsti per l’anno prossimo saranno leggermente in più rispetto a quest’anno”.
“Non è solo una battaglia per i posti di lavoro di centinaia di persone e relative famiglie – ha concluso Dionisi - ma è anche una battaglia per la difesa e la qualità della scuola pubblica e per il futuro delle nuove generazioni”.

Ma la situazione critica in cui versa la scuola pubblica non è l'unica preoccupazione per il sindacato ternano. Ci sono altri due fronti aperti su cui la Cgil chiede di intervenire.
Il primo è l'università. “Si sa che con la riforma Gelmini sono i dipartimenti le nuove strutture centrali – ha spiegato la segretaria generale Lucia Rossi – per cui chiediamo che nel nuovo Statuto che l'Ateneo sta predisponendo sia previsto un dipartimento per il nostro territorio, ma ove questo non fosse possibile andranno comunque studiate forme di decentramento, così come previste negli Statuti di altre realtà universitarie”. In ogni caso, per ragionare sul futuro e sul ruolo dell'Università a Terni, la Cgil chiede la convocazione di un tavolo di confronto nel mese di settembre con tutte le parti in causa, istituzioni, sindacati, ateneo, per arrivare a una proposta organica del territorio. 
L'altra emergenza si chiama conservatorio: “L'Istituto Briccialdi (214 alunni, più altri 140 circa nei corsi liberi, e 34 docenti) attraversa un periodo di fortisima difficoltà economica – ha detto Rossi – e c'è il rischio concreto che in futuro la situazione divenga insostenibile. Ma questa eccellenza del nostro territorio, che ha formato tante musiciste e musicisti di successo anche internazionale, non può assolutamente essere messa in discussione e per questo chiediamo che si studino misure atte a garantire le risorse necessarie al funzionamento dell'istituto”. Al momento il Comune ha infatti grandi difficoltà nel rgestire il bilancio a seguito dei continui e crescenti tagli ai finanziamenti da parte del Governo. Per questo, la Cgil chiede non solo l'intervento della Regione Umbria, ma anche lo studio di possibili contributi da parte di privati (ad esempio fondazioni bancarie) o partnership con l'estero.

Riportiamo di di seguito le tabelle dettagliate:

Organico di diritto docenti provincia Terni 2010/2011
Scuola infanzia 335 Insegnanti sostegno 12
Scuola primaria 719 Insegnanti sostegno 69
Scuola secondaria di I grado 499 Insegnanti di sostegno 53
Scuola secondaria di II grado 655 Insegnanti sostegno 38
Totale 2.208 Totale 172 (+11 insegnanti lingua)
Organico di diritto Ata provincia Terni 2010/2011
Dsga 39 - Assistente amministrativo 174 - Assistente tecnico 52 – Collaboratore scolastico 527
Totale: 792


Organico di diritto docenti provincia Terni 2011/2012 
Scuola infanzia 343 Insegnanti sostegno 7
Scuola primaria 706 Insegnanti sostegno 64
Scuola secondaria di I grado 480 Insegnanti di sostegno 51
Scuola secondaria di II grado 610 Insegnanti sostegno 38
Totale 2.139 Totale 160 (+2 insegnanti lingua)
Organico di diritto Ata provincia Terni 2010/2011
Dsga 40 - Assistente amministrativo 165 - Assistente tecnico 50 – Collaboratore scolastico 488
Totale: 743

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